ESCLUSIVA TG – Il futuro di Gemello? Dipende dal Torino
Fonte: Elena Rossin
Luca Gemello si era fatto notare il 10 gennaio 2022 quando al suo debutto in Serie A giocò titolare contro la Fiorentina per l’indisponibilità di Milinkovic-Savic e Berisha. Difese bene la porta del Torino, non subì gol e i granata vinsero 4 a 0. Juric a fine gara commentò così la sua prestazione: “Oggi ha fatto una partita dalla sicurezza strepitosa, sia per il gioco con i piedi sia nelle poche parate che ha dovuto fare”. Il ragazzo allora aveva 21 anni, è del 3 luglio del 2000, e non solo si era fatto provare pronto, ma aveva dimostrato freddezza e attenzione visto che non si era mai fatto sorprendere dai giocatori della Viola, che non avevano disputato una delle loro migliori partite anzi, però soprattutto nel secondo tempo avevano provato a rimediare ai tre gol subiti nella prima frazione di gara. Aveva bloccato una girata debole di Vlahovic (26’). Su un retropassaggio un po’ avventato di Rodriguez aveva anticipato Vlahovic arrivando per primo sulla palla (35’). A terra aveva bloccato la conclusione da fuori area centrale e non di potenza di Saponara (53’). Aveva fatto suo il tiro di Gonzalez che aveva provato a sorprenderlo con una palla che nelle intenzioni doveva abbassarsi (69’). Distendendosi aveva respinto con i pugni una schiacciata di testa di Gonzalez (71’). Aveva fatto suo il cross in mezzo dal fondo di Ikoné (86’). Era arrivato senza problemi sul cross di Maleh deviato di poco da Rodriguez (90’). Nonostante tutto però da allora non ha più disputato un solo secondo in una partita ufficiale. In estate è rimato al Torino perché come ha detto il direttore tecnico Vagnati a mercato estivo chiuso: "E' un ragazzo che stimo veramente tanto perché tutti i giorni s’impegna molto e vuole migliorare. Ci siamo parlati in merito a un prestito per farlo giocare con continuità e dico, sinceramente, che se avesse avuto una richiesta in B probabilmente lo avremmo fatto andare. Se un ragazzino anche abbastanza bravo non ha richieste a chi lo si vende? In serie C sappiamo già quello che può fare Gemello (aveva giocato con la Fermana nel 19/20 e con il Renate nel 20/21, ndr), per cui o aveva una possibilità in una categoria superiore e allora tutti avremmo fatto delle valutazioni diverse, ma non c’è stata. Questo è il punto. Ma non voglio sminuire la Lega Pro, vengo da lì, ma ci sono le categorie apposta e già aveva dimostrato il suo valore quindi non sarebbe cambiato niente per noi".
Adesso però in vista del mercato di gennaio e tenuto conto che il contratto di Gemello con il Torino scadrà il 30 giugno prossimo - anche se il club granata ha un’opzione per prolungarlo di un anno che quasi certamente eserciterà - è arrivato il momento di capire quale sarà il futuro di Luca. La redazione di TorinoGranata.it ha indagato interpellando chi conosce molto bene la situazione di Gemello e il ragazzo è appunto in attesa di sapere che cosa vuole fare il Torino che ha ricevuto dal secondo portiere Berisha la richiesta di essere ceduto per poter giocare. Juric lo considera un elemento della rosa e non solo il terzo portiere, ma finora neppure in Coppa Italia è stato dato spazio a Luca. Allenarsi con una squadra di A va bene, ma non giocare mai alla lunga non permette di continuare a crescere. Se il Torino dovesse cedere Berisha e fare di Gemello il secondo portiere la situazione verrà valutata dal giocatore e dal suo entourage in quando da secondo cambia la prospettiva, ma resterebbe da valutare se ci sarebbero possibilità di giocare almeno qualche volta. Luca è tifoso del Toro e nel club granata era arrivato il 6 luglio del 2016 dal Fossano e desidera giocare nel Torino, ma ha anche una carriera da costruire e può farlo solo giocando. Gemello è tranquillo, ma adesso tocca a Vagnati e al presidente Cairo decidere cosa fare e questo determinerà il futuro di Luca.