ESCLUSIVA TG – L. Castellini: “Il Toro deve cominciare a fare punti. Il Napoli è in forma”
Fonte: Elena Rossin
Luciano Castellini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Castellini ha indossato la maglia granata dal 1970 al 1978 e quella della Napoli dal 1978 al 1985. Con lui, soprannominato dai tifosi del Toro “Giaguaro”, abbiamo parlato della sfida di sabato sera fra le sue ex squadre.
Il Napoli si sta riprendendo in campionato e arriva dal pareggio in Champions con il Barcellona, il Torino non ha ancora fatto punti nel girone di ritorno e ha saltato l’ultima gara a causa dell’emergenza Coronavirus. Come immagina potrà essere la partita?
“In Napoli è in crescendo e martedì sera, a mio avviso e da commentatore esterno, ha disputato una partita tatticamente perfetta con il Barcellona. Penso che con il Torino giocherà un match diverso rispetto a quello con i blaugrana dove Gattuso è stato bravissimo e ha chiuso tutti gli spazi, mentre sabato sera saranno i partenopei a fare la partita e il Torino farà un po’ come ha fatto il Napoli con il Barcellona. E’ difficile da decifrare quale sarà lo svolgimento della gara, anche perché il Torino non è in una bella situazione e il Napoli è in crescendo. Però il Toro deve assolutamente iniziare a fare punti”.
Il fatto che il Napoli arrivi dal pareggio con il Barcellona è un vantaggio o uno svantaggio per il Torino?
“Uno svantaggio perché il Napoli è stato attentissimo e ha permesso un solo tiro in porta al Barcellona e la partita, come dicevo, è stata impostata in modo tatticamente perfetto da parte di Gattuso”.
Longo che cosa potrà fare per cercare di contrastare il Napoli?
“Non lo so, è difficile. Spesso quando intervistano gli ex calciatori vogliono dire a loro, ma io non mi permetto di dare consigli perché non vedo gli allenamenti e seguo solo da tifoso esterno avendo giocato sia nel Torino sia nel Napoli. Posso solo dire che ho visto un Napoli in forma e, purtroppo, il Toro non è granché, ma non so le cause, però, il Toro non deve guardare al gioco o al carattere Toro, ma deve cominciare a fare punti con le belle o con lo brutte, non si può più guardare all’estetica della partita, ma bisogna guardare al risultato”.
Da ex portiere, Sirigu in quest’ultimo periodo ha incassato molti gol anche se in quasi tutti i casi è stato incolpevole, ma subire tante reti pesa e un portiere per quanto bravo come vive queste difficoltà?
“Lui sta facendo un grande campionato ed è un grande portiere, ma adesso c’è questa emergenza ed è chiaro che non faccia piacere subire tanti gol e non deve mollare lui per primo, il mio pensiero è questo. Mi metto nei suoi panni ed è difficile, io ho giocato sia nel Toro sia nel Napoli quando bisognava fare punti per forza e la pressione è doppia e basta poco per lasciarsi andare”.
Qual è la vera mancanza del Torino in questo momento?
“Non lo so e poi si offendono i calciatori d’oggi quando si parla di cuore Toro, anche noi nei primi anni avevamo l’esempio del Grande Torino con il quale venivamo confrontati anche se poi vincemmo uno scudetto per cui non devono sentire la pressione di quelli che c’erano prima, il passato è passato e il calcio è cambiato. Io sono uno di quelli che vedono il bicchiere sempre mezzo pieno e ognuno deve tirare fuori qualche cosa di più, ma i giocatori lo sanno già, perché, come mi diceva anche il mio amico Pecci, il Toro non può continuare a perdere. Ci vuole qualche cosina in più e se non sarà contro il Napoli sarà in qualche altra partita, ma sicuramente il Toro si tirerà fuori da questa situazione, però, bisogna stare anche attenti”.
Crede quindi che il Torino non si ritroverà a lottare per non retrocedere nelle ultime giornate?
“Perdesse anche con il Napoli la situazione si complicherebbe e bisognerebbe iniziare a guardare la classifica sotto e non più quella sopra”.
Quasi impossibile fare un pronostico oppure è a favore del Napoli?
“E’ difficile, per par condicio spero in un pari così non scontento né il Napoli né il Toro. Adesso è il Toro ad aver più bisogno di punti del Napoli. Non posso dire che cosa prevedo perché sarei un vecchio che fa retorica e non voglio esserlo”.
Il Napoli essendosi ripreso è tornato ad avere obiettivi importanti e questo renderà la partita più difficile per il Torino, giusto?
“Come dicevo, con il Barcellona ho visto un Napoli attentissimo che ha ingabbiato il Barcellona che fa un possesso palla incredibile e con il Toro non sarà una partita così perché il Napoli penso che giocherà in maniera diversa in quanto non credo che aspetterà tatticamente il Toro e giocherà per vincere e, forse, saranno invertite le situazioni tattiche”.
Questo potrebbe creare qualche spazio in più per il Torino che dovrà ovviamente essere sfruttato?
“Teoricamente sì, però, non so come la imposteranno i due allenatori. Gattuso con il Barcellona è stato bravissimo e il mio è solo un pronostico di cuore”.
Un giovane allenatore come Moreno Longo che è anche grande tifoso del Toro quanto può dare in più alla squadra?
“Io sono tifoso del Toro, ma non do niente e lui darà qualche cosa come allenatore, ma bisogna vedere se i giocatori recepiscono. Longo può togliersi anche il sangue e donarglielo, ma non basta se loro non recepiscono”.