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ESCLUSIVA TG - Leonardo Iannacci (Libero): "Bologna e Toro, simili ma diversi"

di Federico Danesi

Leonardo Iannacci (giornalista di Libero e del Gruppo Conti Editore) per mestiere e per passione ha girato il mondo, interessandosi di tutto, dallo sport ai motori, passando per il mondo dello spettacolo. Ma casa, per lui, significa Bologna e il Bologna. E quella di Torino è una trasferta che vive con una certa attesa mista a curiosità. "La prima parte della stagione non è stata male, ma ora la squadra si sta trasformando. Mi aspetto molti dall'arrivo di Dominguez che è anche il primo acquisto vero firmato sabatini visto che fino ad oggi il mercato lo ha fatto Bigon. Poi ci sono Barrow e Ibanez, forze fresche e giovani che possono solo far bene".

Una piccola rivoluzione invernale che può portare dove?

"Lo capiremo meglio nelle prossime settima,e. Dominguez è appena arrivato e contro il Toro potrebbe assaggiare il campo anche se è difficile immaginarlo dentro dal primo minuto, ché si allena solo da una settimana con gli altri. Barrow invece nelle intenzioni sarà il primo cambio per Palacio, la prima punta del presente ma soprattutto del futuro, L'investimento è stato importante, ora tocca a lui dimostrare cosa vale. Anche di Ibanez parlano tutti bene, quindi aspettiamo di vederlo all'opera".

Sarà anche la prima volta di Mihajlovic a Torino dopo la malattia. Che giudizio dai di lui come allenatore?

"Un buon tecnico, non da squadre di vertice assoluto. Ma ha un'idea di gioco precisa ed è riuscito la passata stagione a motivare un gruppo che sembrava depresso. Quello che ha combinato il Bologna nel girone di ritorno l'hanno vistoitutti e la sua mano è evidente".

Ad inizio stagione c'era l'onda emotiva del suo ricovero. Ora che è tornato, i risultati arrivano lo stesso; segno che l'impianto complessivo è notevole?

"Diciamo che c'è una bella base. Questo è un gruppo relativamente giovane, che si identifica profondamente nel suo allenatore. Quel mese in cii Miha è mancato dalla panchina, i risultati sono stati negativi e non è un caso. Poi occhio, questa è una squadra che non molla mai e i risultati cambiato dopo il 90', come domenica scorsa con la Fiorentina, stanno lì a dirlo".

Concordi che il Bologna, come il Toro, è in un limbo: non debole da retrocedere, non forte da puntare all'Europa?

"Il Toro complessivamente vale di più anche se mi aspettavo un altro campionato, ma è un paragone che ci sta. Nella passata stagione è arrivato decimo, già avanzare un paio di posizioni nella classifica finale sarebbe buono".

Per finire, chi ti aspetti in campo contro il Toro?

"Più o meno i soliti, perché al momento il Bologna non può prescindere dall'esperienza di giocatori come Palacio, Sansone o Soriano anche se i ragazzini tipo Orsolini stanno crescendo in fretta. E in mediana che partiranno Poli e Dzemaili, con Domninguez di rincorsa".


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