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ESCLUSIVA TG – Loria: “Il Toro con la Roma deve fare la partita perfetta e sperare in errori dei giallorossi”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Simone Loria è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Loria è un ex giocatore e attualmente ha una scuola calcio a Torino che si chiama Scuola Calcio Mercadante (http://scuolacalciomercadante.com/loria-simone/), ha indossato la maglia granata nella stagione 2009-2010 e quella della Roma la stagione prima e poi nella successiva 2010-2011. Con lui, che è anche tifoso del Toro, abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue ex squadre.

Il Torino arriva da tre vittorie consecutive e la Roma non perde dal ventiquattro gennaio e ha solo pareggiato tre volte, tutte nelle ultime quattro gare. Che partita si potrà vedere?

“Sarà una partita importante ai fini della classifica più per la Roma che per il Torino, nel senso che il Toro ha già raggiunto la salvezza e l’unico obiettivo che può ancora avere è quello di migliorare il piazzamento, mentre la Roma deve difendere il terzo posto e semmai provare a conquistare il secondo”.

Sul piano del gioco la Roma è in vantaggio sul Torino, ma i granata hanno le potenzialità per sovvertire il pronostico?

“Partiamo dal presupposto che per ottenere risultati positivi con squadre del livello della Roma bisogna fare una gara perfetta, senza sbagliare niente e sperare che l’avversario sbagli parecchio. Obiettivamente se Roma e Torino disputano una partita dello stesso livello la tecnica, la capacità del gruppo e quelle individuali dei giallorossi fanno la differenza, ma questo vale non solo per il Torino bensì per tutte le squadre come i granata. Con le grandi squadre si deve disputare una partita importante a livello tattico e sfruttare fino in fondo le occasioni che sono concesse. Prima di tutto il Toro deve fare bene e non sbagliare, poi la Roma può risolvere la gara con una punizione o la giocata di un singolo, non si discute sulle qualità della squadra di Spalletti”.

Ventura non potrà disporre d’Immobile e Maxi Lopez, quindi in attacco avrà Belotti e Martinez. E’ un problema?

 “Certe partite ogni giocatore vuole giocarle e se uno è stato poco utilizzato ha una grande occasione di conseguenza dovrebbe essere ancor più motivato di chi gioca sempre, almeno io penso che sia così. Giocare nello stadio Olimpico della capitale contro la Roma dà grandissimi stimoli. Sul piano tattico l’assenza di un giocatore incide sulla giocata singola perché ognuno ha le sue caratteristiche, quando si parla del gruppo è la squadra che aiuta il singolo e non viceversa, quindi il discorso è più complesso. Martinez dice che vuole giocare di più ecco che ora può”.

Belotti ha segnato dieci gol e gioca con grande continuità, si può dire che abbia fatto il salto di qualità?

“Belotti per me è un ottimo giovane, un buon calciatore che deve crescere ancora tanto. Quest’anno ha cambiato ambiente e modo di giocare quindi per lui non è stato semplice segnare all’inizio, ma quando si gioca con continuità tutto diventa più semplice e si hanno maggiori possibilità di migliorare ed è esattamente quello che sta facendo adesso”.

L’ottavo posto è un obiettivo raggiungibile dal Torino?

“Ora che il Toro ha raggiunto la salvezza deve darsi come obiettivo il fare più punti possibili, poi si vedrà alla fine rispetto anche a quello che faranno le altre squadre dove si sarà arrivati. Spero che il Toro ci riesca”.


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