ESCLUSIVA TG - Ocampo: “Belotti al Real Madrid? Più probabile Mbappé se va via Morata”
Fonte: Elena Rossin
Julio Ocampo è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Ocampo è un giornalista spagnolo opinionista delle trasmissioni sportive della Rai. Con lui abbiamo parlato della possibilità che Belotti entri nelle mire del Real Madrid.
Morata sembra molto vicino all’accasarsi al Manchester United e, quindi, al Real Madrid si libera un posto. Il club spagnolo ha una disponibilità economica molto elevata potrebbe essere interessato a Belotti che ha una clausola rescissoria di 100 milioni?
“Iniziamo da Morata, sinceramente credo che il giocatore andrà via dal Real Madrid, anche se Zidane non vorrebbe fare a meno di lui. Il prossimo anno, però, ci saranno i Mondiali in Russia e Morata cerca, anche giustamente, una squadra dove possa esprimersi al meglio e avere un ruolo da protagonista, che per il momento non ha al Real. Si parla di un costo del cartellino di Álvaro a mio avviso mostruoso in quanto si aggira sui 70-80 milioni di euro. Una volta per certe cifre si prendevano due calciatori che avevano vinto il Pallone d’Oro, adesso, invece, si parla di un giocatore che indubbiamente è forte, ma fa panchina nel club di appartenenza.
Per quanto riguarda Belotti non so se può interessare al Real Madrid, ma dubito perché è sì in buon giocatore, però, non ancora un campione. Direi piuttosto Mbappé, anche lui non è ancora un campione, ma, secondo me, a differenza di Belotti ha il fascino di giovane gioiello del calcio europeo che lo rende sicuramente più appetibile. Tutti sanno che Florentino Pérez è uomo incline ai colpi di scena, quindi, se dovessi scommettere punterei su Mbappé qualora dovesse essere ceduto Morata”.
Forse anche perché Belotti non ha ancora quella caratura internazionale che ricerca un top club come il Real Madrid? Caratura che non ha molto neppure Mbappé, ma giocando nell’As Monaco la scorsa stagione ha disputato la Champions League.
“Sicuramente può influire il fatto che Belotti non abbia mai giocato in Champions, anche se è un elemento della Nazionale italiana. Sottolineo, come dicevo prima, il fascino dei colpi di scena di Florentino Pérez, capisco che possa sembrare particolare, ma il presidente del Real è abituato a incantare i propri tifosi. Mi spiego, va via Di María e allora subito si pone la domanda su chi sia il calciatore che nello stesso ruolo ha giocato meglio al Mondiale ed è James Rodríguez quindi, al Real arriva lui. Belotti, con tutto il rispetto, non dico che non sia forte come Mbappé, ha qualche anno in più e se anche non ha disputato la Champions ha maggiore esperienza, però purtroppo, non ha il fascino che lo rende così appetibile. Siamo parlando di un cliché, di un pregiudizio, ma Mbappé, come quattro anni fa Neymar, anche se non si sa a che livello potrà arrivare, però, già in tanti lo vogliono e gli sponsor gli stanno dando un sacco di soldi. Belotti è, invece, differente e non si può negare che sia un buon attaccante. Lo dico con rispetto nei confronti di Morata, Belotti e Mbappé, nessuno di loro vale le cifre che chiedono i club di appartenenza per cederli e i loro cartellini non valgono più di 50 milioni, che sono già tanti. Personalmente pagherei 60-70 milioni di euro per un Pallone d’Oro non per altri giocatori. Morata fa panchina, Belotti ha disputato un anno strepitoso in una squadra che, però, non punta a vincere il campionato. Basta ripensare a Immobile, nel Torino fece molto bene poi andò via e non seppe ripetersi né nel Borussia Dortmund né nel Siviglia, anche Immobile è un buon giocatore, ma lo è nel suo contesto, infatti, andato alla Lazio è tornato a fare bene”.
Questo rassicura molto i tifosi del Toro che vogliono che Belotti resti.
“Nel Toro Belotti fa la differenza e la cosa migliore che può fare è restarci per almeno due anni così può continuare a crescere e, poi, a venticinque, ventisei o ventisette anni sarebbe pronto per fare un passo avanti e andare in una squadra top. Belotti, secondo me, ha ancora margini di crescita che potrebbero interrompersi se approdasse in una squadra come il Real Madrid”.
Nel Real Belotti farebbe panchina?
“Certamente, come fa Morata. Che senso ha per un giocatore come Belotti, che ha ancora tanto da dire, interrompere il percorso di crescita che lo porterebbe a diventare un attaccante che fa la differenza a livello europeo? Il Real Madrid ha un grande fascino per qualsiasi giocatore, ma prima di tutto un calciatore deve decidere che cosa vuole fare della sua carriera: fare un sacco di soldi e vincere tanti titoli, ma senza avere un ruolo da protagonista oppure crescere come giocatore e diventare un top in Italia. Nel primo caso si va al Real Madrid, al Barcellona o in qualche altro super club, nel secondo si finisce il percorso di crescita nell’ambiente migliore che nel caso di Belotti è il Torino, che è una buona squadra e che gli sta dando la possibilità di diventare un grande attaccante”.
Nel Torino Belotti continuerebbe a essere titolare e lo farebbe nella stagione de Mondiale.
“Infatti, per questo se io fossi nei suoi panni resterei al Torino. Quest’anno può diventare uno spartiacque per lui, se invece andasse al Real rischierebbe grosso e potrebbe non essere convocato per il Mondiale. Se al Real non gioca titolare Morata non credo che Zidane darebbe un posto nell’undici a Belotti. Non ho parlato con Florentino Pérez, ma credo che il Real non sia interessato a prendere Belotti e soprattutto spendendo 100 milioni. Pagherei un tale cifra per Cristiano Ronaldo o Messi, neppure per Verratti arriverei a tanto o agli 80 milioni che si dice voglia il Paris Saint Germain per lui perché non è un titolarissimo nella Nazionale italiana. Come dicevo, per giocatori come Verratti e Mbappé contano anche altri fattori che non riguardano al cento per cento il campo. Il Barcellona, ad esempio, ricerca l’idea di tornare alla squadra che faceva del possesso palla la sua arma migliore, mentre il Real qualora dovesse prendere Mbappé lo farebbe perché alla ricerca del fascino che aleggia intorno al giocatore. Non so se sono riuscito a spiegarmi bene”.
Conta paradossalmente meno per il Real quello che un giocatore può fare in campo e più quello che nel suo complesso idealmente rappresenta.
“Conterebbe l’idea nel caso di Verratti e di merchandising in quello di Mbappé. Quando entrano in ballo altri fattori oltre alle capacità il prezzo del cartellino si alza. Nel caso di Belotti, lo rispetto perché lo ritengo un buon attaccante, però, il discorso riguarda solo il campo, purtroppo per lui. Belotti è un bomber punto e basta. Possiamo aprire un dibattito sul fatto se sia giusto oppure no che Belotti sia solo un bomber e, invece, Mbappé, per fortuna sua, abbia anche intorno a sé un fascino che lo rende più interessante, ma nel calcio come nella vita ci sono persone sopravalutate e altre che meriterebbero di più sono tenute in minore considerazione. E concludo ricordando che gli attaccanti italiani hanno difficoltà ad adattarsi al calcio spagnolo e anche il calcio spagnolo non riesce facilmente a inserire i calciatori italiani, l’ultimo attaccante che ha fatto bene in Spagna è stato Bobo Vieri e ha giocato solo una stagione nella Liga e per giunta qualche anno fa (nel 1997-98 nell’Atletico Madrid ventiquattro presenze e altrettanti gol, ndr). Dopo Vieri tutti i bomber italiani hanno faticato in Spagna, anche questo deve far riflettere Belotti”.