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ESCLUSIVA TG – Ordine: “Il problema delle punte del Torino è soprattutto di natura fisica”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Franco Ordine

Franco Ordine è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Ordine è opinionista televisivo e radiofonico. Con lui abbiamo fatto il punto sugli attaccanti del Torino, finora non molto prolifici, e che adesso annoverano anche il giovane Pellegri.

Con Sanabria, Belotti, quando rientrerà dall’infortunio, Zaza, se non sarà ceduto nei prossimi due giorni, e il neo acquisto Pellegri il parco centravanti del Torino è completo oppure non del tutto?

“Il problema è soprattutto di natura fisica. L’unico che è stato sempre presente è Sanabria, quindi lui è la risorsa di Juric, che tra l’altro è abituato ad arrangiarsi nella vita da allenatore come gli è capitato anche in passato al Verona e al Genoa. Il secondo aspetto è: come sta Belotti? Io ho perso un po’ le sue tracce, non ci sono notizie aggiornatissime per cui crediamo che possa rientrare tra la partita con l’Udinese e quella con il Venezia. Lo stesso discorso vale per Pellegri, che in questa stagione ha giocato qualche spezzone con il Milan e lamentando tutta una serie di acciacchi muscolari in sostanza è stato rispedito al mittente Monaco che poi lo ha girato in prestito al Torino proprio perché non ha dato garanzie di natura tecnica. Ora può darsi che la cura Juric e che il trovarsi in un ambente più protetto, come è quello del Torino con la presenza del papà dirigente granata, lo aiuti a rimettersi in salute innanzitutto e a guadagnare un po’ di brillantezza fisica, ma lo capiremo solo nel giro di quindici giorni - un mese. La completezza dle reparto attaccanti quindi molto dipenderà dal mercato ossia dalla partenza o meno di Zaza. Perché altrimenti, a parità diciamo di condizione, Zaza dà più garanzie sul piano fisico rispetto a Pellegri”.

Forse allora per capire se il Torino ha risolto i suoi problemi in attacco non avendo il bomber, i più prolifici sono Sanabria e Brekalo (ma il croato non è una punta) con 5 gol rispettivamente in 21 e 16 presenze, bisognerà ancora aspettare un po’ di tempo?

“Come ho detto, è una condizione legata allo stato di salute fisica dei giocatori. Pellegri nei giorni precedenti al trasferimento era considerato dallo staff del Milan ancora sulla strada che porta alla completa guarigione. Questo vuole dire che il passaggio al Torino non è un tocco di bacchetta magica e immediatamente sta bene e ritrova la brillantezza. Intanto deve guarire e poi dovrà intraprendere il percorso che solitamente fanno i calciatori reduci da infortuni di natura muscolare: giocando prima 10 poi 15 e a seguire 30 minuti in modo tale da arrivare al meglio della condizione. Se nel frattempo Belotti avrà recuperato più velocemente per Pellegri il tornare a giocare si sposterà più avanti”.

Belotti in questi giorni sta facendo ancora allenamenti personalizzati per cui magari sarebbe meglio che il Torino si tenesse Zaza per non correre il rischio di ritrovarsi con il solo Sanabria?

“Non lo so, bisognerà vedere se ci sono le condizioni e, soprattutto, se c’è qualche club “amatore” di Zaza nel caso allora può darsi che al Torino convenga comunque mandarlo altrove in odo che giochi e ritrovi continuità che vuole dire anche brillantezza, ma se non ci fosse l’”amatore” spostare Zaza diventerebbe complicato”.

Resta il confidare in Juric che già in passato non ha avuto nelle sue rose bomber classici ed è comunque riuscito a portare al gol altre tipologie di giocatori. Il Torino dovrà fare affidamento per i gol su Brekalo, Pobega, Pjaca, Praet, e via discorrendo?

“E’quello che in carriera da allenatore ha fatto sempre Juric non avendo lavorato in società con grandi possibilità economiche per andare a prendere centravanti di livello tecnico elevato e per cui si è sempre arrangiato. Secondo me, lo sta già facendo in maniera sublime al Torino perché obiettivamente per la cifra tecnica complessiva dei giocatori di cui dispone il rendimento che ottiene da loro, a mio avviso, è molto elevato. Juric continuerà così”.


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