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ESCLUSIVA TG – oSKAr: “Al Torino servono tanti nuovi giocatori e un’identità per andare in Europa”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Oscar Giammarinaro è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Giammarinaro è il cantante del gruppo degli “Statuto” ed è grande tifoso del Toro. Con lui abbiamo fatto un bilancio sulla stagione granata e parlato delle speranze per il futuro.

Che valutazione dà al campionato del Torino?

“Negativa perché c’è stata troppa discontinuità, c’è stato qualche sprazzo di bel calcio e do ottimo temperamento che hanno dimostrato che si sarebbe potuto fare meglio, ma è mancato molto l’apporto dei gol di Belotti che se realizzati avrebbero sicuramente fatto la differenza e portato più punti, però, in generale si poteva fare di più”.

Se avesse voce in capitolo quali giocatori terrebbe per il prossimo anno?

“Sirigu, Iago Falque, N’Koulou, Belotti convinto che comunque si riprenderà e Ljajic e per quanto riguarda gli altri non sono sicuramente fondamentali”.

E fra i giovani?

“Li manderei volentieri a fare esperienza in squadre minori, magari sempre in serie A, dove possono maturare per poi tornare appunto più maturi e più completi per potersi assumere maggiori responsabilità”.

Quindi non basta innestare qualche giocatore per arrivare più in alto in classifica, ma bisognerebbe prenderne parecchi?

“Sì, servirebbe un innesto massiccio e poi cercare di dare un’identità alla squadra, cosa che è mancata di più quest’anno perché in campo non c’erano dei leader e fino a quando Mazzarri non ha fatto rigiocare Ljajic, ormai nel finale e a giochi fatti, nessuno dava un’identità precisa alla squadra. I calciatori possono essere più o meno di qualità e nessuno s’illude di avere cinque o sei top player in squadra, ne basterebbero due o tre, ma comunque il Torino deve avere un sistema di gioco preciso e un’identità e il gruppo deve essere compatto, caratteristiche che quest’anno non mi sembra che ci siano state”.

Mazzarri è l’allenatore giusto per riportare il Torino in Europa?

“Sì, sicuramente. A me Mazzarri piace, anche se non mi piace quando tiene chiuse le porte del Filadelfia. Questa cosa non la condivido assolutamente. Forse di Toro ne sa meno di noi dal punto di vista dell’appartenenza e, quindi, non sa quanto è importante per noi avere il contatto con la squadra e averlo in quel luogo, il Filadelfia va tenuto aperto. Professionalmente e tecnicamente, secondo me, Mazzarri è un allenatore preparato e a sempre fatto bene per cui credo che possa l’allenatore giusto”.

Che cosa si aspetta relativamente al mercato dalla società granata?

“Mi aspetto che la dirigenza segua le richieste di Mazzarri il più possibile in modo che se poi farà bene ne avrà il merito, ma se farà male se ne assumerà le colpe e ne pagherà le conseguenze poiché aveva a disposizione una squadra fornitagli dalla società come aveva richiesto. Non credo che Mazzarri chiederà ai dirigenti di prendergli Messi perché sicuramente si rende conto della caratura e della possibilità degli investimenti e di conseguenza farà richieste adeguate. Il Torino ha la disponibilità economica per allestire una squadra adeguata ad ambire all’Europa League e Cairo può investire per acquistare giocatori di qualità”.

Nel caso si dovesse sacrificare sull’altare dei bilanci un giocatore quale fra i migliori si potrebbe cedere?

“Non saprei, anche perché non ce ne sono tanti. Se devo proprio are un nome direi N’Koulou solo ed esclusivamente perché è un difensore e la difesa va rifondata e allora rifondata per rifondata la si cambi in toto. Ma sia chiaro N’Koulou, come già avevo detto all’inizio quando si parlava di chi terrei per il futuro, è uno dei pochi giocatori che quest’anni ha fatto bene. Invece Iago Falque, Ljajic e Belotti per posizione in campo possono sempre inventare qualche cosa per dare la svolta a una partita e una loro permanenza serve anche per l’immagine del Toro essendo valori aggiunti e giocatori più esposti mediaticamente rispetto a N’Koulou”.

Cambiando argomento e parlando musicalmente di lei e degli Statuto, che cosa avete in programma in questo periodo?

“Stiamo facendo il tour in tutta Italia per i nostri trentacinque anni di attività, tour che proseguirà anche in estate”.

Ci sono nuovi dischi in programma?

“Per il momento no, poiché ne abbiamo fatto uno di inediti due anni fa e un singolo nuovo a inizio gennaio insieme a Max Giusti che s’intitola “Va tutto bene”, composto appunto per celebrare il nostro trentacinquesimo compleanno”.


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