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ESCLUSIVA TG – P. Paganini: “Il Torino per incrementare il numero dei gol potrebbe pensare a Balotelli”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Paolo Paganini

Paolo Paganini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Paganini è un giornalista Rai esperto di calciomercato e conduttore di trasmissioni sportive. Con lui abbiamo parlato degli scenari che potrebbero riguardare il Torino in questa sessione di mercato.

Il Torino farà qualche operazione in questa finestra di mercato oltre alla risoluzione del prestito di Soriano e a sfoltire un po’ la rosa?

“A parte l’uscita di Soriano, credo che la posizione del club in questo momento sia piuttosto attendista, anche perché la chiusura del mercato è stata posticipata dal 18 al 31 gennaio. Mi aspetto che a centrocampo il Torino faccia qualche cosa per migliorare una squadra che finora, al di là delle difficoltà legate al campionato, ha fatto bene”.

Dal mercato potrebbero arrivare gli aiuti che permettano al Torino di superare le difficoltà e di poter lottare ancora di più per un piazzamento che porta in Europa League oppure, come accaduto negli ultimi anni non, ci saranno o quasi nuovi validi innesti?

“Come dicevo, mi sembra che la linea sia quella di aspettare e capire se ci sono delle opportunità perché vanno valutate anche alcune situazioni e mi riferisco, ad esempio, a Zaza. L’attaccante era arrivato quest’estate con grande clamore per rinforzare il reparto più avanzato, ma finora si può dire che, per varie ragioni, il contributo di Zaza non è stato all’altezza delle aspettative. Il Torino da quello che so si sta muovendo e ha fatto un sondaggio per Piazon del Chelsea, che è un giocatore di grandi prospettive, ma che non ha trovato lo spazio giusto nel club londinese e, quindi, potrebbe essere uno dei profili interessanti. Ma, sinceramente, non mi aspetto un Torino attivo sul mercato almeno per la prima parte, magari, potrebbe diventare più incisivo dopo aver piazzato qualche altro giocatore in esubero, quindi, nell’ultima settimana di contrattazioni”.

Prendere giocatori all’ultimo è rischioso perché poi magari non rendono per quanto si spera e i tifosi si aspettano qualche cosa di diverso da questo mercato.

“E’ vero, anche perché il Torino è in un gruppo di squadre che lottano per l’Europa League e magari potrebbe pensare, se arrivasse un rinforzo di un certo peso, al quarto posto. A parte Juventus, Napoli e in questo momento anche l’Inter le altre vanno molto a corrente alternata e di conseguenza per il quarto posto c’è parecchia bagarre e fra le squadre che possono ambirvi c’è il Torino”.

Il quarto posto significa Champions e allora ancora di più si dovrebbe essere interessati a rinforzare la squadra per continuare a lottare e avere chance di raggiungerlo, ma non sembrano queste le intenzioni del club.

“Evidentemente il Torino si aspettava molto dalla coppia Belotti-Zaza in termini di gol perché sulla carta, anche in ottica Nazionale, sono due giocatori in grado di poter far fare un salto di qualità alla squadra con i gol. Il Toro manca un po’ sotto l’aspetto del gol e, magari, alla fine potrebbe puntare su un giocatore che supporti da questo punto di vista. Ci sono state anche voci di un possibile ritorno di Ljajic che il Besiktas non vorrebbe confermare per questioni attinenti alla sfera economica. Comunque penso che il Torino tra il centrocampo e l’attacco potrà fare qualche cosa in questa sessione di mercato”.

In uscita ci sono anche giovani, come Edera, che potrebbero trovare maggior spazio altrove e su questo fronte la società dovrebbe essere più attiva.

“E’ giusto che sia così perché sono giovani che hanno già fatto intravedere cose positive, ma è chiaro che hanno bisogno di continuità di rendimento e di presenze e, quindi, sono giocatori destinati come si diceva in passato, ad andare a farsi le ossa altrove o in squadre in lotta per restare in serie A oppure in quelle di serie B che ambiscono a vincere il loro campionato e ad arrivare nella massima categoria. Credo proprio che sia questa la strategia della società granata: pianificare bene le uscite e poi avere il tempo, sfruttando la chiusura posticipata del mercato, di piazzare negli ultimi giorni un colpo importate per alzare il livello qualitativo della rosa”.

In Italia è difficile, ma all’estero ci sono profili adatti al Torino per questo scopo?

“Sì, prima si diceva di Piazon, ma, ad esempio, se si vuole parlare dell’attacco un giocatore che indubbiamente potrebbe caratterizzare il mercato di gennaio è Balotelli. Avendo sentito il suo procuratore Raiola, è un calciatore che andrà via dal Nizza e vuole tornare a giocare in Italia. Balotelli se ha voglia e motivazioni giuste, anche perché Mancini lo tiene in considerazione per la Nazionale, potrebbe essere l’elemento che serve al Torino. Il giocatore ha voglia di riscatto e capisco bene che la sua gestione può essere delicata, ma veramente può essere il giocatore di cui il Torino ha bisogno per fare il salto di qualità, anche perché è uno dei pochi con caratteristiche di livello che andrà via dal club d’appartenenza”.

Per Balotelli, però, possono esserci problemi legati ai costi. Magari non tanto relativi al cartellino, ma all’ingaggio?

“Certo, ma legherei la possibilità all’eventuale cessione di Zaza. Sono circolate voci di un interessamento del Milan per Zaza in quanto Gattuso lo stima molto e il club rossonero è sempre alla ricerca di una punta, quindi, potrebbe crearsi una situazione che favorirebbe l’approdo di Balotelli al Torino. Al Valencia Zaza percepiva uno stipendio di un certo peso e se i granata si liberassero di un ingaggio cospicuo allora potrebbero aprire all’arrivo di un giocatore che ha emolumenti importanti, ma che in questo momento non può avere grandi pretese poiché è alla ricerca di una squadra che gli dia la possibilità di rilanciarsi”.

Se Balotelli, almeno fino a giugno, si accontentasse di uno stipendio più basso qualche possibilità in più di arrivare al Torino l’avrebbe.

“Esatto. Raiola mi ha detto che Balotelli è destinato e ha voglia di tornare in Italia, anche in ottica Nazionale. Mancini lo stima e lo vuole rilanciare a tutti gli effetti in Azzurro e so che il Ct preferirebbe che Mario giocasse in Italia perché avrebbe maggiori possibilità di averlo sott’occhio sempre. Tenuto conto di questo Balotelli potrebbe essere il giocatore che fa comodo a squadre che stanno cercando di avere una consacrazione a livello europeo come il Torino”.

Ma secondo lei, Mazzarri sarebbe disposto a sobbarcarsi la gestione di un personaggio come Balotelli?

“Mazzarri è un allenatore che ha gestito spogliatoi importanti come quelli del Napoli e dell’Inter con giocatori di grande personalità e con caratteri di spicco, quindi, non dovrebbe essere questo un problema. E’ evidente, però, che è una valutazione che Mazzarri dovrebbe fare eventualmente con Cairo. Mazzarri ha le spalle molto larghe e può gestire personaggi come Balotelli”.


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