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ESCLUSIVA TG - Pusceddu: “Il Torino è forte e deve giocare con grinta, l’Udinese dovrà sfruttare il contropiede”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Vittorio Pusceddu

Vittorio Pusceddu è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pusceddu, attualmente è il selezionatore della Nazionale Sarda, da calciatore tra le altre squadre ha giocato nell’Udinese nella stagione 1997-98 e nel Torino nel 1985-‘86 e in poi nel 1997-‘98. Con lui abbiamo parlato della sfida di sabato pomeriggio fra le sue ex squadre.

Che partita potrà esserci fra Torino e Udinese vista la differenza di punti, 23 a 13, e che i granata sono a ridosso della zona che porta in Europa e i bianconeri lottano per la salvezza?
“Se dovessimo pensare in base ai risultati e alla classifica delle due formazioni sicuramente la partita non dovrebbe avere storia perché il Torino sta facendo bene e l’Udinese non benissimo, anzi rispetto alla scorsa stagione male. Però il calcio è strano perché con i valori che ha l’Udinese, che è un’ottima squadra, e anche quelli del Torino, che tutti conoscono, sicuramente sarà una bella partita, ma il Torino è leggermente avvantaggiato”.

Juric e Cioffi come potrebbero cercare di far prevalere la propria squadra?
“Il Torino la metterà sul piano fisico e sulla grinta da Toro come sempre è stato e poi con l’allenatore che ha non può giocare senza la grinta che è innata in Juric. L’Udinese è una formazione fisicamente molto forte e con delle individualità anche buone a livello tecnico e quindi magari in contropiede potrà cercare di mettere in difficoltà il Torino”.

Il Torino sta segnando di più, ma finora ha realizzato un numero di gol molto basso, 14 in 16 partite, per essere una squadra che cerca di lottare per l’Europa?
“Sì, ma Zapata e Sanabria è da poco che giocano insieme: Adesso che Juric si è accorto che i due possono coesistere e avere due giocatori così importanti che tengono occupate le difese avversarie credo che faccia comodo al Torino e sia un problema per gli avversari. Zapata lo conosciamo ha una forza fisica impressionante e quando sta bene è un’ira di Dio, fa gol e Sanabria negli anni scorsi ha fatto bene sia in fase realizzativa nel Torino sia per quel che riguarda gli assist per cui li ritengo una delle coppie d’attacco più importanti della Serie A di questa stagione e lo stanno dimostrando e infatti il Torino sta sfruttando queste due punte per fare bene on campionato. Forse è vero che mancano ancora dei gol al Torino per la qualità che ha lì davanti, però credo che nel proseguo del campionato Zapata e Sanabria riusciranno a sfruttare appieno le loro qualità”.

Quindi pensa che da questo punto di vista la partita non sarà proprio semplice per il Torino, ma comunque abbastanza agevole?
“Di semplice nel calcio non c’è mai niente e infatti le partite che sembrano semplici poi hanno sempre dei rischi. Credo che sarà una bella partita perché entrambe le squadre a giocare a calcio anche se lo giocano in modo meno spettacolare, però con tanta grinta e tanta forza in campo essendo due squadre di peso più che di qualità per cui giocano sempre al massimo. In questo momento il Torino ha leggermente più qualità dell’Udinese, ma la differenza la possono fare anche le palle inattive poiché entrambe le squadre hanno giocatori bravi nei colpi di testa e forti. Zapata quando parte in velocità ha una progressione impressionante ed è difficile da fermare e anche l’Udinese davanti ha calciatori importanti. Di facile non c’è niente, ma vista la classifica direi che in questo momento il Torino è avvantaggiato”.

L’Udinese secondo lei si salverà?
“Nello scorso campionato l’Udinese aveva fatto una stagione bellissima, era partita benissimo e se non ricordo male una domenica è stata pure prima in classifica e poi si è salvata alla grande. Quest’anno ci si aspettava una stagione buona, ma ha avuto dei problemi con il mercato e sembrava che alcuni giocatori dovessero andare via e poi invece sono rimasti quindi qualche problemino lo ha avuto, ha cambiato allenatore  e sembrava che con Cioffi le cose andassero un po’ meglio, ma alla fine i risultati non stanno arrivando comunque. E’ una stagione un po’ strana, ma credo che a fine campionato sarà fra quelle che lotteranno per la salvezza insieme a Verona, Empoli, Cagliari e anche il Sassuolo che quest’anno non sta facendo granché bene nonostante abbia una rosa importante. La salvezza se la giocheranno 5-6 squadre”.

Il Torino può lottare effettivamente per l’Europa oppure gli manca ancora qualche cosa?
“Per l’andamento delle altre squadre credo che quest’anno il Torino potrebbe inserirsi nella lotta per andare in Europa visto che la Roma sta balbettando, la Lazio pure, l’Atalanta ha alti e bassi e quindi sono tutte lì in una manciata di punti. Credo che se il Torino sfrutterà innanzitutto la partita di sabato che sulla carta lo vede favorito e se nel proseguo del campionato non farà passi falsi o rallenterà, qualche partita ci sta di perderla quando si affrontano squadre più forti, con le squadre con cui può lottare alla pari cercherà sempre di fare punti allora potrebbe essere la mina vagante del campionato. Ha un allenatore che fino a quando l’arbitro fischia la fine incita la squadra e trascina i suoi giocatori quindi cedo proprio che per il Torino potrebbe essere l’anno buon per inserirsi fra le squadra che vanno in Europa, è già lì in zona e gli manca solo qualche risultato importante, però penso che abbia le carte in regola per farcela”.

Cambiando argomento e parlando di lei, quali saranno i prossimi impegni con la Sardegna?
“Siamo in fase di progettazione per un torneo a giugno in Corsica perché durante la stagione calcistica non riusciamo ad avere a disposizione i giocatori impegnati nei vari campionati in quanto è impossibile trovare delle date utili per fare delle partite. Avremmo già dovuto giocare due volte gli Europei di categoria, vi partecipano le squadre riconosciute come noi, la Corsica, la Catalogna e altre, ma una volta per il Covid e un’altra per il terremoto in Turchia purtroppo i tornei non sono stati fatti quindi speriamo bene che questo progetto vada avanti. Noi ci stiamo mettendo tanto impegno, volontà e voglia perché ci teniamo a far conoscere molti giocatori sardi che finora non sono stati fortunati, ma che hanno valori e qualità importanti per cui noi con la Nazionale sarda cerchiamo di mettere in mostra questi calciatori e magari farli diventare dei professionisti importanti”.


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