ESCLUSIVA TG – Rampanti: “Il Torino deve concentrarsi di più e avere il carattere per reggere bene le partite”
Fonte: Elena Rossin
Rosario Rampanti è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Rampanti da calciatore ha fatto la trafila nelle giovanili del Torino e in seguito è passato alla prima squadra militandovi dal 1968 al ‘69 e poi dal 1970 al ’74 in seguito ha giocato anche nella Spal dal 1979 al 1982. Smesso di giocare ha allenato la Primavera dal 1990 al ‘94 e sempre nel 1994 anche la prima squadra. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra le sue ex squadre.
Che cosa si può pensare del Torino che in vantaggio di tre gol si è fatto rimontare dal Verona e che affronterà la Spal ultima in classifica tenuto conto che finora con più di una squadra con meno punti ha faticato?
“Con il Verona bisogna sottolineare che fino al tre a uno era stata la miglior partita non solo di quest’anno, ma anche dell’anno passato. Si era visto un bel gioco e questo già è una cosa molto positiva. Io penso sempre che le partite si debbano giocare stando concentrati fino al 95esimo sia che si vinca sia che si stia pareggiando, ma anche se si sta perdendo e si debba recuperare. Bisogna sempre stare sul pezzo: troppi giocatori non hanno la costanza e il carattere per tenere fino al 95esimo. Mollano troppo presto, insomma”.
Questo secondo lei è il vero problema del Torino di quest’anno?
“Il problema è la tenuta mentale perché tecnicamente sulla carta il Torno ha una bella squadra. E’ lo stesso problema che, secondo me, sta avendo il Napoli. Mentalmente devono concentrarsi di più e devono avere il carattere per reggere bene le partite”.
Queste mancanze sembrano un po’ strane poiché si parla di professionisti che giocano in Serie A.
“Si gioca contro altri professionisti e vince chi sbaglia meno e chi dimostra di avere più carattere. Non si gioca contro i dilettanti e ogni domenica è una sfida e i risultati possono essere la conseguenza di fattori momentanei come un infortunio, una decisione arbitrale o tante altre cose che possono condizionare e, poi, ci può essere anche che parecchi giocatori magari non hanno queste caratteristiche o non le hanno ancora raggiunte, ma devono assolutamente cercarle”.
Verdi finora non ha ancora reso per il potenziale che ha pur essendo in miglioramento. Cosa pensa di questo giocatore?
“Quando si giudica un giocatore non bisogna mai avere fretta e si deve conoscere la situazione in cui è. Verdi l’anno scorso ha giocato pochissimo nel Napoli e veniva da un campionato fantastico con il Bologna dove aveva fatto vedere qualità eccelse. Nello scorso anno al Napoli ha quindi perso una stagione nella consapevolezza dei propri mezzi, nella condizione atletica e nello stato di forme per cui ha tutto da recuperare sotto tutti i punti di vista. Chi lo giudica superficialmente può dire quello che vuole, però, io che ho fatto questo mestiere so che per raggiungere uno stato di forma accettabile ci vuole del tempo. Lui piano piano, partita dopo partita, sta sempre migliorando e adesso gli manca solo il gol”.
Sarà, quindi, il giocatore che servirà per il proseguimento della stagione del Torino?
“Lui sarà sempre un giocatore importante del Torino perché ha caratteristiche che al Torino mancavano e lui le sta portando essendo l’uomo che gioca fra il centrocampo e l’attacco”.
Lo si è visto poco, ma un attacco formato da Belotti, Zaza e Verdi, in attesa che torni Falque, la squadra è in grado di reggerlo?
“E’ per questo che Mazzarri ha sempre cercato di giocare con una punta più due mezze punte o mezze ali avanzate che nell’ultimo frangente sono stati Berenguer e Verdi e hanno fatto benissimo. Quando c’era Falque ha tentato di farlo con lui e Berenguer o Falque e qualcun altro. Mazzarri ha sempre cercato di mandare in campo la squadra con questo modulo, ma nel calcio, purtroppo, si è condizionati da tante cose alle volte anche dagli infortuni e dallo stato di forma dei singoli giocatori”.
Recuperati gli infortunati e lo stato di forma di tutti i giocatori i problemi del Torino saranno superati?
“Bisogna recuperare Iago Falque e migliorare lo stato di forma di qualche giocatore che è ancora carente ed è altalenante il rendimento di giocatori importanti che rispetto al campionato scorso stanno facendo meno bene come Nkoulou e Izzo. Molti fattori influiscono sul rendimento della squadra”.
Per Nkoulou c’era stato il noto problema dopo l’andata con il Wolverhamptom, ma come si spiega il calo di Izzo?
“La motivazione è uguale, identica per entrambi: si sono deconcentrati sul loro obiettivo principale che era giocare bene nel Torino. L’obiettivo loro è stato, invece, pensare di giocare in un’altra squadra. Nkoulou in un’altra squadra e Izzo si è deconcentrato perché ha pensato troppo alla Nazionale e ha perso la strada principale che è il Torino. Hanno perso tutti e due la strada e devono ritrovarla”.
Quando la difesa tornerà ad essere più solida, magari, non proprio tutto sarà perfetto, ma ci saranno quindi dei concreti miglioramenti?
“Per giocare bene bisogna sempre pensare di non farsi influenzare da cose esterne ed essere concentrato sul proprio obiettivo dando il meglio di sé alla squadra e poi le altre cose vengono di conseguenza. La conseguenza del grande rendimento che ha avuto Nkoulou l’anno scorso è stata la richiesta da parte di altre squadre e questo lo ha deconcentrato. E la conseguenza del grande campionato che ha fatto Izzo l’altro anno è stata la Nazionale che l’ha deconcentrato. Il Torino sta pagando queste due cose”.
Rispetto all’anno scorso a quest’epoca il Torino ha un punto in meno in classifica. Il campionato è un po’ strano e ci sono squadre che sono in difficoltà, basta pensare al Napoli, e altre che stanno facendo ben oltre le aspettative, il Cagliari su tutte. Per cui come si possono giudicare i granata?
“Dico che se ci si lamenta del Torino per cosa sta facendo allora a Napoli devono “suicidarsi”. Il girone d’andata del Torino è abbastanza soddisfacente”.
E’ possibile aspettarsi dal Torino un girone di ritorno come quello dell’anno scorso, se tutto girerà bene?
“Sì, dovrà essere ripetuto il girone dell’anno scorso e, magari, anche fare meglio se si riusciranno a mettere i tasselli giusti con le misure idonee dove servono, quindi, lo stato di forma, le condizioni, gli infortuni e tutte le componenti che ho detto prima”.
Che Torino si aspetta sabato sera con la Spal?
“Il Torino ha dodici punti in più della Spal e ha dimostrato di essere più forte, quindi, spero che la grande delusione patita in questa débâcle di farsi raggiungere sul tre a tre dal Verona abbia fatto arrabbiare tutti quanti i giocatori e che siano tutti sul pezzo perché non è possibile fare ancora questi errori. Mi aspetto una reazione positiva dalla squadra”.