.

ESCLUSIVA TG – Ruotolo: “Il Toro con Paulinho non sbaglia, è un giocatore eccellente”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Gennaro Ruotolo è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Ruotolo è un allenatore ed un ex calciatore e con lui abbiamo parlato di Paulinho, che è uno dei candidati ad ereditare il posto di Immobile. Ruotolo è stato compagno del brasiliano nel Livorno dal 2004 al 2006 e poi nella stagione 2008-2009, sempre nella squadra labronica, lo ha allenato prima in qualità di vice di Acori e dopo come mister titolare.

 

Che calciatore è Paulinho?

“Per capire chi è Paulinho bisogna prendere in considerazione gli ultimi cinque campionati che ha disputato. Quanto era in Lega Pro al Sorrento, fui io a consigliare agli amici del club campano di prenderlo, nella prima stagione in campionato ha realizzato otto gol e ventitre nella seconda, poi è tornato al Livorno in serie B e ne ha fatti tredici e la stagione successiva venti ed in fine in questa in serie A quindici. Per lui quindi parla il campo e soprattutto dicono molto le reti che ha segnato, è un ragazzo che ha avuto tanta voglia di emergere e tuttora sta lavorando per continuare a migliorarsi. E’ un giocatore che calcia sia con il piede destro sia con quello sinistro, si fa valere anche nel gioco aereo e segna con colpi di testa, è bravo nei dribbling ed è veloce. E’ un attaccante completo e si è confermato anno dopo anno dalla Lega Pro alla serie B e anche in serie A, quindi è da prendere in grande considerazione. E’ una punta che può giocare in parecchie squadre e al Torino può essere molto utile”.

 

Secondo lei è il candidato giusto per sostituire Immobile e potrebbe andare a ricomporre con Cerci, sempre che Alessio rimanga in granata, una coppia d’attacco valida per l’Europa League, il campionato e la Coppa Italia?

“Sicuramente, Paulinho può essere il sostituto di Immobile. Quest’anno nessuno poteva immaginare che Ciro diventasse il capocannoniere della serie A coronando così un’annata straordinaria, io l’avevo seguito quando era al Sorrento e poi anche l’anno scorso nel Genoa anche se era stata un’annata più difficile, ma aveva fatto vedere che le qualità le aveva, senza scordare quello che aveva fatto nel Pescara nel campionato precedente. Certamente non è facile sostituire il bomber della serie A, però posso garantire che Paulinho è un ragazzo che se non diventerà il capocannoniere si avvicinerà moltissimo a un tale traguardo e può andare a formare un’ottima coppia d’attacco con Cerci”.

 

Ventura vuole attaccanti che facciamo molto movimento e che aprano gli spazi anche quando non sono in possesso della palla e che siano capaci nel fornire assist ai compagni e che si sacrifichino in fase di copertura quando occorre. Sotto questo profilo Paulinho dà garanzie?

“E’ compito dell’allenatore far entrare in testa il tipo di gioco che richiede ai suoi calciatori, ma penso che Paulinho non abbia problemi se gli viene richiesto di sacrificarsi perché è un ragazzo che s’impegna moltissimo, è sempre pronto a mettersi a disposizione della squadra, ha la capacità di adattarsi ed è un generoso. Se il Torino punterà su di lui farà sicuramente un grande acquisto”.

 

Il Torino adotta il 3-5-2, Paulinho ha le caratteristiche per questo tipo di modulo?

“Sì certo, anche il Livorno ha giocato schierandosi così, non ci sono problemi. Al di là del modulo comunque quando si fa entrare un calciatore nell’ottica del gioco richiesto si ottengono sempre dei buoni risultati”.

 

Per carattere Paulinho ha facilità nell’inserirsi in un ambiente nuovo e a reggere le pressioni di una piazza importante ed esigente, ma anche calorosa com’è quella del Toro?

“Paulinho è un ragazzo straordinario, per qualsiasi cosa è sempre disponibile, sotto questo aspetto non c’è il più piccolo dubbio, ripeto, è molto generoso e disponibile. Caratterialmente è rimasto il ragazzo che diciottenne dal Brasile era arrivato a Livorno, non è per caso che un giocatore riesce a fare bene in Lega Pro, in serie B e anche in A. La piazza granata è importante, ma se si va a vedere anche le altre sono calde e quella di Livorno lo è particolarmente, non credo proprio che Paulinho a Torino possa trovare difficoltà nell’ambientarsi velocemente, riuscirà ad adattarsi alla mentalità granata, della squadra e dell’allenatore, perché adora giocare a calcio ed è un ragazzo semplice”.

 

Cambiando argomento e parlando di lei, che progetti ha per la prossima stagione?

“Mi sto tenendo aggiornato andando a vedere partite e ho parlato con alcune società, vediamo che cosa verrà fuori. Ho voglia di lavorare e di trasmettere quello che ho imparato prima giocando e poi allenando in Lega Pro, in serie B e in A. Ho maturato un po’ d’esperienza, amo il calcio ed è nel mio dna fare l’allenatore, per cui spero di tornare al più presto a farlo”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ