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ESCLUSIVA TG – Santin: “Il Toro col Milan deve indovinare la partita. I compagni devono aiutare Belotti”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Nello Santin

Nello Santin è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Santin è un allenatore, da calciatore è cresciuto nelle giovanili del Milan e poi vi ha giocato in prima squadra dal 1963 al ‘70 e in seguito ha militato nel Torino dal 1974 al ‘79 vincendo uno scudetto. Con lui abbiamo parlato della partita di mercoledì sera fra le sue ex squadre e del delicato momento dei granata.

Visti il Torino con il Verona e il Milan con la Juventus per i granata la partita con i rossoneri di questa sera sembra quasi una gara senza grandi  speranze. Lei che cosa ne pensa?

“Se si fosse giocata questa partita una settimana fa forse sarebbe stata ancora più dura per il Torino, ma vista la netta vittoria del Milan con la Juventus magari loro saranno un po’ meno bisognosi di fare risultato a tutti i costi, anche se non hanno ancora la certezza di essersi aggiudicati un posto in Champions e il Napoli ieri sera ha vinto per cui i rossoneri scenderanno in campo ben determinati. Comunque spero proprio che il Milan non giochi con grande “rabbia agonistica”. Noi del Toro dobbiamo indovinare la partita e trovare i gol che servono per la salvezza, magari con gli ultimi arrivati a gennaio. Ne hanno già fatti Sanabria e Mandragora, ma non è facile ripetersi”.

Già con il Parma pur vincendo il Torino non aveva fatto una partita strepitosa, anzi, e tanto meno con il Verona infatti il pareggio finale è da considerarsi un punto guadagnato. Forse i granata sono stanchi ed è per questo che le loro prestazioni lasciano a desiderare?

“Tutte le squadre sono più o meno nella stessa situazione e tante hanno bisogno di punti chi per salvarsi chi per accedere alle competizioni europee. Il Torino deve ripetere le prestazioni che ha fatto con Roma e Udinese nelle rimanenti partite. La volontà, il coraggio e la forza fisica il Torino ce li ha, manca in alcuni giocatori la tecnica individuale e in parte anche chi faccia gol. Alle volte non si capisce chi possa risolvere la partita, l’unico era il nostro capitano Belotti, ma non può vincere le partite da solo e i compagni devono aiutarlo. Spero che il Toro riesca a ritrovarsi perché non basta che uno tiri la carretta poiché le partite si vincono in undici. Ripeto, dobbiamo indovinare la partita come altri che lottano per la salvezza hanno fatto o stanno facendo nell’ultimo periodo. Purtroppo non abbiamo né la tecnica né la forza per essere più forti del Milan e allora per questo dico che dobbiamo indovinare la partita sperando di azzeccare qualche tiro dai venti metri. Mi auguro che i nostri giocatori riescano a tirare bene in porta. Per quello che ho visto sarebbe tragico se il Toro non riuscisse a fare abbastanza punti in queste ultime gare, deve per forza non sbagliare le partite”.

Saranno quindi decisive le gare con Spezia e Benevento?

“Per come è messo oggi il Torino sembrerebbe di sì. Con Spezia e Benevento bisognerà essere forti e poi sperare che nelle altre gare loro perdano qualche punto. Potrebbe non bastare più che si pareggi, servono le vittorie o almeno una e direi quella con lo Spezia in modo da non dover arrivare all’ultima partita con il Benevento e giocarci il tutto per tutto. Guai dovesse succedere, rischiamo di partire già battuti. Dobbiamo salvarci prima”.

Comunque prima c’è il Milan.

“Per questo spero che non sia “agonisticamente arrabbiato” visto che ha quasi raggiunto l’obiettivo, ma quasi non è raggiunto e fra Milan, Napoli, Atalanta e Juventus una resterà fuori dalla Champions e al momento la Juve è fuori, ma fra tre partite chissà? Entrano in gioco tante forze e quando si lotta per la salvezza è strano e tutto è possibile. Per il bene che voglio al Toro mi auguro veramente che i nostri giocatori resistano e facciano i punti che servono. Sono stati bravi, da quando è arrivato Nicola a non perdere certe partite con orgoglio, forza e tenacia. Il nostro allenatore ha fatto bene, ma non può cambiare i piedi dei giocatori e se mancano si può avere tutta la grinta che si vuole, ma non si va tanto avanti. Comunque voglio sperare che il Toro ce la faccia, in fin dei conti ci è vicino: manca l’ultimo sforzo”.