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ESCLUSIVA TG – Scienza: “Il Toro non è sfavorito con la Juve e deve giocarsi la partita alla morte”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Giuseppe Scienza è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Scienza, attualmente è un allenatore, quando era calciatore ha militato nel Torino nelle stagioni 1994-‘95 e 1998-‘99 e da allenatore ha guidato le giovanili granata dal 2007 al 2009. Con lui, che nel 1995 da calciatore batté due volte la Juventus, abbiamo parlato del derby di Coppa Italia di questa sera.

Allegri ha detto che giocheranno Rugani e Neto e che in difesa riposeranno uno o due fra Bonucci, Chiellini e Barzagli e che in attacco ci saranno due tra Mandzukic, Zaza e Morata. Ventura non può contare su Maksimovic, Benassi, Obi, Farnerud e Martinez ed ha convocato per la prima volta dopo l’infortunio Avelar e probabilmente in porta schiererà Ichazo. Che partita sarà?

“Sicuramente qualche calciatore che ha giocato meno andrà in campo per tanti motivi, ma questo non vuole dire che non ci sarà un livello alto, è inutile nascondersi perché al di là della Coppa Italia, che è una competizione importante, si tratta di un derby, quindi si deve fare bene per la tranquillità della stagione, per quella dell’ambiente e per i valori che la vittoria in una partita come questa rappresenta. Credo che in campo andranno due formazioni competitive perché stiamo parlando di due squadre attrezzatissime che faranno bene sul lungo periodo e la Coppa Italia è un obiettivo dichiarato, ho sentito dire spesso ad Allegri che ci tiene tantissimo a figurare bene in tutte le competizioni e di conseguenza metterà in campo una formazione molto competitiva e lo stesso farà il Toro sicuramente. In campionato il Toro si è un po’ allontanato dalle zone alte della classifica e in attesa di ritornarci la Coppa Italia è l’occasione giusta per dare una buona spinta e riprendere, come ha già iniziato a fare nelle ultime partite, a marciare con andatura sostenuta”.

Negli ultimi due derby allo Juventus Stadium il Torino si è fatto beffare al 93’.

“Eh sì (sospira, ndr), purtroppo sono stati due epiloghi veramente tristi perché le partite erano state bellissime giocate da entrambe le squadre molto bene e poi vedere che sono finite così … La Juventus è forte e ha nelle sue possibilità questo tipo di situazioni, però il Toro negli ultimi anni ha una marcia in più, in precedenza c’erano state annate in cui faticava a reggere il peso del derby, ma negli ultimi anni il Toro è molto, molto competitivo e se la gioca quasi alla pari. Sarà una grande partita contro la Juve che si è ripresa dopo un inizio stentato e un Toro che dopo essere partito fortissimo è un pelino più tranquillo, ma ha superato anche lui il momento difficile. Le due squadre sono forti, sono guidate da allenatori che sono fra i migliori in Italia, giocano bene. Al di là delle chiacchiere, ripeto che passare il turno è importante e spero che sia così nella testa di tutti. Vedo una grande partita, molto combattuta e aperta a ogni risultato: il Toro non parte assolutamente sfavorito”.

E’ a centrocampo che il Torino dovrà vincere la sfida per passare il turno?

“Bisognerà vedere chi giocherà, ma alla fine Ventura dovrà mettere in campo la formazione più competitiva possibile. Secondo me non è la partita per fare troppi cambi o esperimenti, ci sarà un po’ di turnover, ma senza rischiare più di tanto. Forse la Juventus nelle possibilità di rotazione ha qualche cosa in più perché se non gioca Mandzukic in campo va Morata e non si può dire che la squadra è più debole. Nonostante tutto, come dicevo, vedo il Toro alla pari perché è cresciuto molto in questi anni ed ha assunto una fisionomia precisa. Sicuramente a centrocampo si deciderà tanto di questa partita e i bianconeri rispetto alla scorsa stagione hanno perso qualche giocatore importante, ma chi c’è adesso pian pianino si sta mettendo in evidenza, però il Toro proprio in mediana ha avuto una grandissima crescita”.

La partita è unica, che finisca dopo novanta minuti o ai rigori, e decreta il dentro o fuori la coppa. In questi casi è più importante non subire gol oppure farne?

“All’inizio probabilmente nessuna delle due squadre rischierà troppo, ma poi la partita prenderà il suo sfogo e tutti giocheranno per fare gol. Non vedo né il Toro né la Juve come squadre attendiste, nel senso che disputeranno la gara per segnare senza fare troppi calcoli. In questi casi è importante sbloccare il risultato e le volte che ho visto giocare il Toro e la Juve hanno sempre ricercato il gol facendo la partita, non ho mai visto formazioni timide e paurose che aspettano. Ben venga questa mentalità perché, al di là del pepe che mette il derby, essendo due squadre che giocano bene cercheranno la via del gol senza troppi tatticismi”.

A proposito di gol, Quagliarella non segna da fine settembre, Belotti si è sbloccato solo due partite fa, per fortuna del Torino Maxi Lopez ha segnato fra tutte le competizioni cinque reti. Da allenatore chi schiererebbe questa sera?

“Mah, in tutte le partite che ho visto del Toro questi tre attaccanti si sono alternati e le loro prestazioni mi sono sempre piaciute. Quagliarella è un elemento sempre molto importante nell’economia del gioco del Toro perché ha esperienza e in più ha un passato con la Juve, quindi, anche se non segna da tanto è molto pericoloso per gli avversari e recentemente ha preso con un colpo di testa una traversa clamorosa. Penso che sia vicino il momento in cui Quagliarella tornerà a segnare. Non so chi Ventura farà giocare e non so chi dei tre sta meglio fisicamente, ma l’allenatore è bravo e sa sicuramente chi è meglio mandare in campo. Lo ripeto, sono certo che presto Quagliarella farà gol, quindi ho fiducia in lui e nel fatto che si sbloccherà presto, non farei caso al fatto che non segna da tempo, gli attaccanti vivono questi momenti e li superano. Per fortuna Maxi Lopez di gol ne ha fatti e Belotti per essere al suo primo anno di Toro sta cominciando a far vedere che giocatore è”.

Diceva prima, risultato aperto.

“Sì, ne sono sicuro”.

La cosa che deve temere di più il Torino è dosare le forze perché la partita potrebbe andare ai supplementari e ai rigori?

“No, semmai è un problema della Juventus che è stata più impegnata tra campionato e Champions e magari il sorteggio sapendo che il prossimo avversario sarà il Bayern Monaco, anche se giocheranno fra più di due mesi, potrebbe distrarre un po’. Il Toro non deve fare calcoli, deve giocarsi questa partita alla morte, in campionato ha tempo per recuperare posizioni in classifica, ma oggi c’è la Coppa Italia e conta solo questa gara con la Juve. Sono sicuro che Ventura si sia concentrato tantissimo su questa partita perché sarebbe molto importante per il Toro passare il turno, chiaramente anche per la Juve sia ben inteso, perché permette di dare continuità alla stagione e di far giocare calciatori che sono stati meno utilizzati tenendoli in buona condizione psico-fisica. Nessun calcolo, giocare a mille all’ora che si stia in campo novanta o centoventi minuti o che si vada ai rigori, l’obiettivo delle due squadre è darsi battaglia e vincere, meglio se ci riuscirà il Toro”.