ESCLUSIVA TG – Sergio: “Al Torino manca la continuità nel progetto. La Lazio fa girare bene la palla e in velocità, il Torino dovrà farlo di più”
Fonte: Elena Rossin
Raffaele Sergio è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Sergio ha indossato a maglia del Torino dal 1992 al 1994 e in precedenza quella della Lazio dall’89 al ’92, attualmente ha una scuola calcio la “Raffaele Sergio Academy” che ha fino all’Under 17 e gestisce con dei soci il campo e la società ASD Nocera Superiore che milita in Promozione. Con lui abbiamo parlato della sfida fra granata e biancocelesti di questa sera alle 18.
La Lazio ha subito 20 gol in 30 partite, ma come la si ferma? E soprattutto come può il Torino contenere i giocatori biancocelesti?
“Il Torino dovrà giocare con altissima intensità e dovrà fare una partita basata sulla corsa perché la Lazio è in un momento molto, molto buone e in due anni di lavoro ha recepito i meccanismo che vuole Sarri. In questa stagione è stata messa a posto la squadra nella fase difensiva investendo, secondo me, in giocatori importanti e stanno raccogliendo i frutti. Sotto questo aspetto in due anni è stato fatto un grandissimo lavoro alla Lazio e il progetto Sarri si è rivelato importante. L’allenatore ha inserito giocatori molto validi e con il suo avvento la Lazio può aprire un ciclo”.
Il Torino spesso prende gol evitabili e anche Juric lo dice. Rientrerà Schuur dopo la squalifica e ci sono Buongiorno, Rodriguez, Djidji e Gravillon, lei come vede questa difesa che ha un portiere, Vanja Milinkovic-Savic, che non è sempre impeccabile, soprattutto nelle uscite?
“Noto che Juric si lamenta dalla poca continuità che riesce a dare alla sua squadra, nel senso che non riesce a trovare quel filo conduttore che porta anche alla continuità di risultati. Infatti anche in fase difensiva c’è sempre qualche errore che rovina un po’ tutto. E questa cosa mi lascia molto perplesso. Nella Lazio vedo continuità, mentre sotto questo aspetto nel Torino ne vedo poca. E non ha caso Juric ha detto in qualche conferenza stampa che se quest’anno vanno via di nuovo tanti giocatori difficilmente rimarrà al Torino, quindi questa è la dimostrazione che c’è poca continuità al di là del momento che si subiscano certi gol, credo che il problema sia la mancanza di continuità nel progetto”.
Il centrocampo della Lazio ha grande qualità, il Torino ha recuperato Ricci, da vedersi se sarà schierato dall’inizio oppure no, Ilic da quando è arrivato, anche a causa di infortuni, non ha ancora reso per quanto poteva, c’è Linetty e ci sono ragazzi più giovani che sono poco utilizzati come Adopo e Gineitis. Sarà quindi dura questa sera per i granata?
“La Lazio ha una rosa completa in tutti i reparti, magari un filino meno in attacco, ma per il resto è molto forte. L’anno scorso aveva delle difficoltà in difesa che sono state risolte con giocatori importanti e giovani. A centrocampo, secondo me, l’innesto di Vecino, che è un ottimo giocatore, ha completato il reparto. L’unico neo potrebbe essere in attacco per quel che riguarda il vice Immobile e Sarri in questo momento sta utilizzando altri giocatori che comunque stanno dando un grandissimo contributo. Sono d’accordo sul fatto che il Torino ha mancanze a centrocampo, reparto della massima importanza che deve fare da filtro in maniera egregia e non avendo giocatori di spessore molte volte non fa da filtro come dovrebbe. Però la cosa più negativa è che se si vuole puntare a un piazzamento superiore occorre dare continuità alla rosa e non cambiarla spesso”.
Il risultato di questa sera sembrerebbe scontato, ma , secondo lei, il Torino che cosa può fare per portare via qualche punto?
“Il Torino se gioca da Toro e su ritmi altissimi, sotto questo aspetto può farlo perché è abituato a fare questo tipo di partite, il risultato non è così scontato come sembrerebbe. Può il Torino, appunto se gioca come sa e su ritmi alti, portare via qualche cosa d’importante”.
Grazie forse anche a Sanabria che da inizio 2023 ha cominciato a segnare con una certa regolarità?
“Secondo me, Sanabria è un ottimo giocatore e bisogna avere la pazienza di saperlo aspettare. Faccio un esempio, l’anno scorso nella Lazio quando è arrivato Sarri non faceva giocare Lazzari, soprattutto nella prima parte di campionato, poi il giocatore piano piano ha capito i meccanismi e si è inserito e adesso è uno dei punti fermi della squadra. Io credo nella continuità del progetto e Sanabria è un giocatore ancora giovane e molto forte per cui se si ha la pazienza si saperlo aspettare sono convinto che può essere importante per il futuro del Toro. Il segreto è solo saper aspettare e dare continuità. Le società che non hanno la forza economica per reggere certi impatti devono reggersi sulla continuità, ne sono ultra convinto. Il Torino e la Lazio hanno due ottimi allenatori e se appunto il Toro riesce a trovare la continuità progettuale può fare grandi campionati”.
Alle spalle di Sanabria agiscono, a seconda delle partite, della forma dei giocatori e dei momenti della gara, Miranchuk, Radonjic, Vlasic e Karamoh. Cosa pensa della trequarti del Torino?
“Quando giocavo nel Torino c’era Silenzi e posso assicurare che il primo anno Andrea è stato contestatissimo e non ha fatto un grande campionato, ma poi nella finale di Coppa Italia lui non doveva giocare, ma essendosi fatto male Casagrande ha giocato e a fatto i due gol nella gara di ritorno alla Roma all’Olimpico che hanno permesso di vincere la coppa e poi ha preso fiducia ed è diventato l’idolo della Maratona. Come dicevo, è importante dare continuità ai ragazzi perché posso assicurare che poi fanno bene. Il Torino ha giocatori che hanno grandissime qualità e per farla emergere bisogna avere la giusta pazienza di aspettarli. Tutti stiamo inneggiando al Milan che negli ultimi due anni ha fatto un lavoro straordinario sia a livello economico sia tecnico prendendo giocatori importanti, ma anche dando continuità al progetto. Ribadisco: quando non ci sono i soldi bisogna arrangiarsi, lavorare, stare zitti e pedalare. Il Torino qualitativamente ha ottimi giocatori e per questo sono d’accordo con Juric quando dice che, al di là dei giocatori che arrivano, ci vuole la continuità del progetto. Può sembrare un po’ strano, ma prendendo alla lettera le parole dell’allenatore con lui il Torino può raggiungere risultati importanti”.
Tornando alla trequarti, Vlasic da dopo il Mondiale non è stato più quello della prima parte del campionato. Contro la Lazio tecnicamente meglio Miranchuk e Radonjic oppure Vlasic può dire la sua?
“Mah, come dicevo, contro la Lazio il Torino ha bisogno di giocatori di corsa e se si adeguano può giocare qualsiasi dei trequartisti. La Lazio fa girare molto bene la palla ed è molto veloce e al Torino serve esserlo di più”.