ESCLUSIVA TG – Tiribocchi: “Il Toro può farcela per l’Europa League. La salvezza per il Chievo è discorso difficile”
Fonte: Elena Rossin
Simone Tiribocchi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Tiribocchi è stato attaccante del Torino dal 1996 al ‘98, poi nella stagione 2001-2002 e in quella 2003-2004 e successivamente del Chievo dal 2004 al 2007, attualmente è l’allenatore della Juniores dell’Eurocalcio. Con lui abbiamo parlato della sfida che ci sarà all’ora di pranzo fra le sue ex squadre.
Che cosa si aspetta da Torino e Chievo?
“Se si va a vedere la classifica e le ambizioni tutte e due le squadre hanno da dare a questa partita, anche se per motivi differenti. Il Torino vuole continuare a non prendere gol e a cavalcare l’oda importante per avvicinare l’Europa e il Chievo perché ha sempre meno tempo per conquistare punti per la salvezza. Il Chievo interpreterà la partita come ha fatto con le ultime quasi da ultima spiaggia proprio perché deve giocare così. Il Torino vuole continuare questa fase molto positiva del campionato e crescere ancora perché credo che abbia l’ambizione di crescere partita dopo partita e anno dopo anno”.
Che cosa possono fare Mazzarri e Di Carlo per cercare di far vincere la propria squadra?
“Non credo che né uno né l’altro stravolgeranno l’impianto di gioco della propria squadra. Da quando è arrivato Di Carlo sta giocando, anche se sta raccogliendo probabilmente meno di ciò che crea, quindi, credo che continuerà sulla strada intrapresa. Magari potrà variare gli uomini perché quando non arrivano i risultati si può valutare di utilizzare qualche altro giocatore, ma la strada è quella. Il Torino adesso sta raccogliendo tanto, c’è un piccolo problema che si chiama Zaza, che è un grande giocatore anche se non sempre gioca, ma in una partita del genere potrebbe essere coinvolto per ridargli morale e minuti per sistemare le gambe poiché è un po’ che non gioca”.
Zaza all’andata segnò il gol della vittoria, Belotti non va in gol dall’ultima partita del girone d’andata e Falque è tornato a segnare nella scorsa gara con l’Atalanta. Gli attaccanti del Torino hanno segnato dodici reti esattamente come quelli del Chievo, per le ambizioni granata è un problema?
“Eh … sì. Diciamo che Mazzarri in questo momento dopo aver conosciuto la squadra ha capito su quale strada si può indirizzare il campionato e l’ha intrapresa nel senso che all’inizio, forse, il Torino ha subito qualche gol di troppo, ma adesso questo è stato superato, infatti, da cinque partite il Torino non ha più incassato gol, però, fa fatica a segnare. Purtroppo è così. Ci può stare che gli attaccanti facciano fatica a segnare. Sicuramente da Belotti, Zaza e Iago Falque, che sono attaccanti molto importanti per la serie A, ci si aspetta qualche cosa in più soprattutto da Belotti, dopo l’annata dei ventisei gol. Alla fine comunque il Torino sta ottenendo i risultati e sicuramente Mazzarri starà lavorando in settimana per migliorare queste situazioni con gli attaccanti”.
Quante probabilità ha il Chievo di salvarsi?
“E’ inutile nasconderlo il Chievo è molto indietro e lo sanno anche loro per cui deve giocare ogni partita per vincerla perché il pareggio non basta più. Questo va a far valutare la prestazione in un'altra maniera perché o vince o non dico che retroceda, ma quasi. Per il Chievo di conseguenza è molto più difficile preparare le partite. Credo che il discorso salvezza sia molto molto difficile perché i punti di distacco dal quartultimo posto sono tanti, l’Empoli ne ha undici in più. E’ vero che le altre che stanno lottando per salvarsi non stanno correndo, però, il distacco è importante a tredici giornate dalla fine del campionato”.
La lotta per l’Europa League è serrata con tante squadre in pochi punti, il Torino può farcela a battere la concorrenza?
“Il Toro ce la può fare se continuerà a giocare con questa intensità, con questa organizzazione che gli ha dato Mazzarri. Se la dovrà vedere con Fiorentina, Sampdoria e Atalanta e credo che l’Atalanta visto le ultime due sconfitte tornerà giustamente a pensare all’Europa League e, quindi, se la può giocare. E’ normale che ci sia una grande competizione”.
Cambiando argomento e parlando di lei, soddisfatto di come va la sua Juniores dell’Eurocalcio?
“Sta andando bene. Con la società stiamo facendo il discorso che io diventi il responsabile del settore giovanile proprio perché vogliamo crescere. Con i ragazzi della Juniores siamo arrivati quarti giocando sotto età, ma questo conta poco perché abbiamo dato quattro giocatori alla prima squadra e questo conta molto di più per un discorso giovanile. E’ andata molto bene e stiamo continuando a crescere”.
Ma allora sta pensando di diventare un dirigente e smettere di allenare?
“Più o meno, è vero che mi hanno proposto il ruolo di responsabile del settore giovanile, ma scenderei in campo comunque per gli allenamenti specifici e seguirò tutte le squadre in prima persona. C’è quest’opportunità e vorrei provare a viverla. Sono ancora giovane e ho sempre fatto l’allenatore e vedremo come andrà con questo nuovo ruolo”.