ESCLUSIVA TG – Venerato: “Si sa che al Torino piacciono Gabbiadini e Giovinco”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ciro Venerato è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Venerato, giornalista Rai, abbiamo fatto il punto sul mercato del Torino.
Per Immobile Juventus e Torino andranno alle buste oppure risolveranno la comproprietà prima?
“Secondo me eviteranno assolutamente di andare alle buste, non conviene a Cairo sfidare la Juve che economicamente ha qualche chance in più e non conviene alla stessa Juve mostrare i muscoli ad una società amica. Perché al di là delle rivalità calcistiche tra Cairo, gli Agnelli, Petrachi, Paratici e Marotta c’è un rapporto di buon vicinato consolidato da affari pregressi, non mi riferisco solo alla comproprietà di Immobile, ma all’affare Ogbonna e anche ad altre trattative che potrebbero nascere durante questa estate, poiché mi risulta che qualche giocatore della Juve che è in altre squadre intrighi e parecchio sia Ventura sia Petrachi e conclusa la vicenda Immobile potrebbero aprirsi nuovi fronti fra le due società per altri calciatori”.
Quali sono i giocatori della Juventus che interessano al Torino?
“Giovinco e Gabbiadini piacciono a Ventura già da tempo e poi c’è qualche altro ragazzo che in questo momento potrebbe rientrare nei parametri granata, quindi alla fine conviene sia al Torino sia alla Juventus chiudere la questione Immobile, sempre tenendo presente che ci vuole la volontà del tesserato che va rispettata e da questo punto di vista, ad esempio, quella d’Immobile è chiara: vuole giocarsi la Champions con il Borussia Dortmund. E’ vero che si parla anche dell’Atletico Madrid, ma i procuratori di Immobile, Sommella e Moggi, si sono visti con i rappresentanti del club tedesco tramite un agente Fifa che frequenta spesso Torino e abita in Svizzera e che è stato il trait d’union fra l’entourage del giocatore e il Borussia”.
Andando via Immobile il Torino deve ripensare a tutto il suo attacco, quindi la cifra che guadagnerà dalla cessione di Ciro dovrà essere tutta reinvestita in uno o due punte. Ci sono tanti nomi che circolano, ma sono reali oppure sono detti perché il mercato è ancora chiuso?
“I soldi guadagnati dalla cessione di Immobile saranno subito reinvestiti da Cairo per comprare un attaccante degno di tale nome. Questa è la prima regola, poi l’esperienza di Petrachi unita alla bravura di Ventura faranno si che il Toro faccia operazioni intelligenti e a questo proposito vorrei ricordare che l’estate scorsa più di un tifoso e anche alcuni rappresentanti dei media avevano storto il naso su Immobile, perché il giocatore veniva da una stagione incolore al Genoa e questa è la conferma che il direttore sportivo e l’allenatore avevano capito, sulla base di quanto il ragazzo aveva fatto a Pescara, che avrebbe potuto fare bene in un certo contesto e giocando un certo tipo di calcio. Io parto dal presupposto che al di là di chi c’è come allenatore se ha a disposizione un giovane interessante e ovviamente che ha qualità e potrebbe diventare un talento riesce a farlo rendere e poi il campo darà risposte importanti, se in panchina c’è un tecnico scarso e che vuole già dei talenti per poter fare bene allora fossi un tifoso magari mi preoccuperei. Poiché l’allenatore del Torino è Ventura, che conosco bene, e che già in passato a Bari, a Lecce e in altre piazze ha valorizzato degli attaccanti non mi preoccuperei se chi arriva al Torino è un ragazzo che deve emergere. Sono sicuro che Ventura e Petrachi hanno già individuato una serie di attaccanti, disponibili sul mercato e che hanno le caratteristiche adatte per rimpiazzare Immobile. Ad esempio uno come Gabbiadini, che è un attaccante moderno, potrebbe fare bene al Torino, mentre non è vera la voce di un interessamento del club granata per Zapata, che è un attaccante discreto, ma che non ha le caratteristiche che servono al gioco di Ventura. Al Torino serve un attaccante che fa movimento, che è dinamico ed un altro che ha queste qualità è Giovinco. E anche gli attaccanti che ha avuto Ventura in passato erano di questo tipo, persino quest’anno Barreto e Meggiorini, che sono stati molto in panchina o hanno giocato da subentranti, avevano queste caratteristiche e svariano molto sul fronte dell’attacco. Per questo dico che arriveranno punte che sono molto mobili e penso che, almeno per quel che riguarda questo reparto, è possibile che la scelta privilegerà un italiano o un giocatore che già conosce il nostro campionato più che non uno che viene dall’estero”.
Quindi Paulinho del Livorno o Babacar del Modena non sono solo nomi possibili, ma potenziali futuri granata?
“Paulinho è un giocatore esperto, però bisogna tener presente che il Livorno deve fare cassa e lo cederà per un’offerta importante poiché in serie B, anche se avrà il paracadute di 5 milioni di euro che hanno tutte le retrocesse, dovrà rifare la squadra e pagare i debiti. Certamente Paulinho ha quelle caratteristiche di dinamismo e mobilità che dicevamo prima e sicuramente potrebbe, come ha fatto quest’anno, andare in doppia cifra e infatti piace a molte società. Babacar è un altro giocatore che so che il Torino sta monitorando, anche lui ha un suo costo e soprattutto una situazione contrattuale complicata, ma dal punto di vista tecnico è uno che parte molto largo e da lontano e poi prende velocità e diventa difficile fermarlo, quindi ha caratteristiche che piacciono a Ventura”.
Cerci, secondo lei, rimane al Torino?
“Non lo so, direi che ci sono il cinquanta percento delle possibilità, perché io sapevo che l’idea del Torino a inizio primavera era fare cassa con Cerci e tenere Immobile. Le cose, però, stanno andando diversamente e quindi adesso perdere entrambi sarebbe difficile per i tifosi, quindi la società adeguando il contratto a Cerci cercherà di trattenerlo, ma bisogna sempre tenere presente la volontà del giocatore e lui interessa a più di un club anche all’estero. In Italia Cerci piace alla Juventus, però perdere Immobile e dare anche Cerci ai bianconeri sarebbe troppo per il Toro, sicuramente però Cerci non resterebbe in granata alle cifre che percepisce adesso e se al Torino arrivasse un offerta di 18-20 milioni per lui allora potrebbe cederlo, per poi con la cifra guadagnata fare investimenti impostanti su altri giocatori. Ma è ancora presto per dire se Cerci andrà via o resterà al Toro”.