ESCLUSIVA TG – Zazzaroni: “Toro-Juve risultato aperto? No, il pronostico dice Juve, ma Juric lo terrà aperto il più possibile”
Fonte: Elena Rossin
Ivan Zazzaroni è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Zazzaroni è un giornalista ed è direttore del quotidiano “Corriere dello Sport-Stadio”. Con lui abbiamo parlato del derby Torino-Juventus.
Il Torino arriva da due pareggi che hanno lasciato l’amaro per i quattro punti sfumati mentre la Juventus è in crescita, come vede questo derby?
“Dopo la vittoria sul Chelsea in Champions evidentemente c’è un’altra Juventus rispetto a quella delle prime sei partite in campionato. Questa vittoria le ha dato autostima e sicurezza che potranno incidere anche sul risultato del derby. Ma questa è la cosa più banale che posso dire. E’ chiaro che contro il Toro farà un altro genere di partita. Non farà una gara di copertura, di difesa che non si lascia mai sorprendere e dovrà giocare con maggiore propensione offensiva. Però si ritrova di fronte uno Juric che fa giocare la sua squadra in maniera molto energica, con molti duelli individuali e quindi immagino che anche nelle scelte Allegri terrà conto di questo”.
Il derby arriva dopo partite ravvicinate e entrambe le squadre hanno giocatori importanti infortunati Questo quanto inciderà sulle decisioni degli allenatori?
“Il problema di base che in un campionato come questo non si può ragionare sulle assenze. Con un calendario così fitto è chiaro che gli allenatori si ritrovano molto spesso con assenze importanti, ma questa è una condizione che accomuna tutti e soprattutto quelli che disputano le coppe. La Juve non so se avrà Dybala, non ci sarà Morata e giocherà Kean quindi le assenze le hanno tutti al di à delle squalifiche o altro. E non ragionerei da questo punto di vista. E’ chiaro che per il Toro l’assenza di Belotti è importante, ma per la Juve quella di Dybala lo è anche di più”.
Per il Torino le assenze di Praet e Pjaca forse sono anche più pesanti di quella di Belotti nell’economia del gioco di Juric?
“Sì, ma Preat è un giocatore non da duelli individuali, ma di qualità e a oggi non si è ancora inserito nel Toro di Juric. Il Torino deve avere molti di più da Preat e da Brekalo al di la del gol, evidentemente e da tutti gli acquisti dell’ultima ora”.
Un pronostico lo si può fare oppure è una partita da considerarsi aperta a qualsiasi risultato?
“No, non è aperta a niente. Il pronostico dice Juve poi la stima che ho nei confronti di Juric mi fa pensare che lui la terrà aperta il più possibile, però dopo la vittoria sul Chelsea credo che la Juve abbia guadagnato un buon 30% di sicurezza, convinzione e consapevolezza in più”.
Non c’è il rischio che la Juventus possa sottovalutare il Torino?
“No, in Italia nessuno sottovaluta nessun avversario. La Juve gioca anche con quelli che sono sotto, con la Salernitana, con il Venezia e non dico neanche l’Empoli visto che ci ha già giocato”.
Sono state giocate solo sei partite e non è facile fare previsioni a medio-lungo termine, ma in questo campionato a quali posizioni possono aspirare Torino e Juventus?
“Il Torino è una delle tre squadre che porterà via punti alle grandi e le altre due sono la Fiorentina e il Verona. Queste sono le tre squadre ostacolo vero per chi punta a uno dei primi quattro posti. Secondo me, il Torino deve giocare per arrivare tra il decimo e il settimo posto. La Juventus deve piazzarsi fra le prime quattro e se non ci riuscisse sarebbe un fallimento, ma ha tutte le carte in regola per farcela. Anche se quest’anno è più difficile che in passato per il tipo di campionato e perché ci sono molte squadre, sei o sette, più o meno attrezzate ed è chiaro ce se parti male devi recuperare e devi farlo su 5 oppure 6”.