ESCLUSIVE TG – Catagnano: “A Cerci, Immobile e Darmian il compito di trascinare il Toro”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Domenico Catagnano è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Catagnano è un giornalista, caporedattore di Tgcom24.it, e gran tifoso granata, con lui abbiamo parlato del momento difficile del Torino e della gara di oggi con il Livorno.
L’ultima vittoria del Torino risale al sedici febbraio e da quella partita con il Verona anche Cerci e Immobile non hanno più segnato. Questo sta diventando un problema o è solo una questione di torti arbitrali?
“Entrambi, sia torti arbitrali sia il fatto che la squadra non va più come prima. In realtà il Torino non finisce mai di sorprendere con la differenza che prima ci sorprendeva in positivo e adesso in negativo. Sicuramente abbiamo perso il derby, con il Napoli e in parte con la Samp, il primo gol era in fuorigioco, a causa di torti arbitrali evidenti. Però centra poco l’arbitro quando Immobile davanti a Reina si mangia un gol in maniera così clamorosa. Per carità può capitare che un attaccante sbagli un gol, ma questa è un’immagine simbolo di un momento in cui il Toro ha perso la fluidità, la forza e la fantasia che aveva dimostrato fino alla nefasta partita con il Bologna. Proprio la gara con il Bologna è un altro simbolo di una squadra che pensava di aver raggiunto traguardi importanti, infatti, il Torino era passato subito in vantaggio e poi si è addormentato credendo di aver vinto la partita e di aver svolto già il suo compito e poi ha beccato due gol finendo per perdere in casa. In seguito c’è stato il trionfo a Verona, ahimè illusorio, e poi le quattro sconfitte consecutive. La squadra, secondo me, sicuramente sta avendo un calo fisico e mentale, purtroppo era nei conti poiché Ventura non ha tantissime scelte: i giocatori buoni sono quelli e i rincalzi non valgono i titolari. Cerci e Immobile se non girano bene hanno come alternative Barreto e Meggiorini. Meggiorini corre e si sbatte però non è più un attaccante bensì quasi un mediano, infatti gioca bene in copertura, ma per contro altare in ventotto partite non ha fatto nemmeno un gol quindi non ha centrato il suo obiettivo di attaccante, mentre Barreto gira a vuoto anche se s’impegna e Larrondo non è “pervenuto” un po’ per problemi fisici un po’ per altro, di conseguenza Cerci e Immobile diventano insostituibili. Sinceramente durante la partita con il Napoli nelle ripartenze mi mordevo un po’ il fegato perché il miglior Cerci e il miglior Immobile avrebbero potuto fare danni, mentre Kurtic, Meggiorini e Barreto hanno sprecato parecchio, forse solo in occasione del palo di Meggiorini sono riusciti ad arrivare in porta. Quindi calo fisico, mancanza di alternative nei ruoli chiave - la difesa si salva ancora, ma a centrocampo già le prime scelte non sono dei campioni e quando c’è bisogno di effettuare il turnover i rincalzi sono ancora peggio - e chi è arrivato a gennaio non ha ancora espresso nulla di particolare, per cui c’erano già gli indizi e i campanelli d’allarme suonavano da tempo e adesso sono diventati sirene. In più gli arbitri giudicano abbastanza in maniera a senso unico contro di noi e di conseguenza sono arrivate le quattro sconfitte consecutive e le cinque nelle ultime sei partite e la squadra adesso è un po’ in difficoltà”.
A tutto ciò vanno aggiunti gli infortuni e le contemporanee squalifiche, ma quanto a questi ultimi due fattori si può sopperire in altro modo oppure è impossibile farlo?
“Con l’attuale rosa Ventura sta facendo miracoli, non è un complimento gratuito, perché il Torino fino a un mese fa è andato avanti di rendita poiché i due là davanti, Cerci e Immobile, segnavano con continuità e questo ha un po’ coperto le lacune del centrocampo che purtroppo non ha il suo faro, il suo punto di riferimento. Vives mi sta simpatico, è un gran faticatore, ma non è purtroppo l’uomo che può far fare il salto di qualità. El Kaddouri è discontinuo, Farnerud anche lui fa la partita buona e poi come è accaduto a Milano si è mangiato un gol, ma al di là di questo non è giocatore che fa la differenza. A centrocampo ci sono tanti gregari e nessun leader. La difesa è l’unico reparto che ha retto veramente bene in questi ultimi mesi, nonostante gli infortuni e le squalifiche, e persino con l’Inter, quando in campo avevamo veramente una difesa a rischio, abbiamo subito solo un gol tra l’altro assurdo in quanto Palacio ha fatto una magia e la colpa non la si può dare al cento per cento alla difesa perché la traiettoria era veramente strana. Direi che la difesa da quando si è assestata è l’unico reparto che in questa seconda parte del campionato ha retto abbastanza bene. Dispiace anche che la fascia sinistra non abbia più i suoi due titolari, Masiello e Pasquale, quindi si è persa la spinta da quel lato. Darmian come Cerci e Immobile non può fare miracoli e se è da una parte del campo non può essere dall’altra e anche lui arrivato a questo punto della stagione è fisiologico che debba tirare un po’ i remi in barca. La mia speranza sta nella Nazionale perché con il Mondiale alle porte e con Cerci quasi sicuro di parteciparvi, Immobile in lista per un posto e Darmian anche lui nel listone di chi potrebbe essere convocato è sperabile che ciò sia la molla per far si che questi tre giocatori trascinino il Toro avendo stimoli personali. Il campionato del Torino può considerarsi finito, non dovremmo avere problemi inerenti alla salvezza, ma sfortunatamente ormai un posto per l’Europa League è irraggiungibile: il Parma ha messo il turbo, l’Inter sta andando altrettanto bene e noi siamo stati malamente risucchiati nel gruppone di centro classifica, che a questo punto del campionato gioca solo per onor di firma. Quindi l’unica spinta può venire dai singoli: Cerci, Immobile e Darmian possono giocarsi la Nazionale e per farlo devono giocare bene nel Toro e trovare la continuità fisica e mentale senza sentirsi arrivati e di conseguenza rilassarsi. Il campionato è lungo e la concentrazione deve essere a livelli massimi altrimenti non si arriva a nessun risultato, è banale ma è così”.
Che cosa si aspetta dalla partita con il Livorno?
“Il pro è che l’avversario è totalmente alla nostra portata e sulla carta in schedina è un uno fisso, il contro è che il Livorno viene dalla vittoria sul Bologna e si è rimesso benissimo in carreggiata per la salvezza e verrà a giocare con il pugnale tra i denti poiché comunque ha bisogno di punti. Quindi sulla carta in questa partita non c’è storia, come lo era stato per altre gare non sempre però finite come si aspettavano i tifosi del Toro. Anche all’andata la partita sembrava in discesa dopo pochi minuti e rischiò di finire in una sonora sconfitta evitata solo all’ultimo da un rigore realizzato da Cerci. Mi auguro che i giocatori del Torino si ricordino di quella partita e che non commettano gli stessi errori. Voglio fare l’ottimista e dire che comunque la serie negativa deve finire perché è durata già troppo e il Livorno sembra essere una squadra non così forte da farci continuare questo periodo nero”.
Che cosa la deluderebbe di più questa sera?
“Cerci e Immobile sono stati preservati per un tempo e anche un po’ di più con il Napoli per averli più in forma contro il Livorno e quindi mi deluderebbe ritrovarli molli e svogliati questa sera. Nella gara con il Napoli la formazione che ha schierato Ventura faceva chiaramente capire che ci si accontentava di un pareggio e poi è andata com’è andata, anche se di fatto sarebbe stato un pari se l’arbitro avesse usato il fischietto al momento giusto. Visto che con i partenopei sono stati risparmiati i due migliori cavalli per schierarli al meglio oggi a questo punto la delusione maggiore verrebbe se il sacrificio della scorsa partita - dove soprattutto nel primo tempo c’erano stati tanti contropiede che Cerci e Immobile potevano, per le loro caratteristiche, sfruttare al meglio sviluppando il loro gioco – risultasse questa sera vano. Spero quindi che le energie e la forza sia fisica sia mentale, sottolineo soprattutto quest’ultima, venga ritrovata da Cerci e Immobile e che con il Livorno riescano a fare la differenza perché la difesa del Livorno non è di quelle che brilla per compattezza e capacità di non subire gol visto che ne ha subiti parecchi e che Cerci e Immobile fino a poco tempo fa ne avevano segnati ventiquattro, il bottino va incrementato”.