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GALANTE: "Non mi sento finito e voglio restare in Italia"

di Marina Beccuti

Qualcuno può pensare che Fabio Galante se la spassi, in attesa che qualche squadra gli conceda forse l’ultimo contratto della sua vita da calciatore. Gossip, soldi e donne ci stanno nella vita di un calciatore, soprattutto avvenente e simpatico come il bel Fabio. Ma l'ex livornese non è un tipo da avanspettacolo, perché lui ha solo un pensiero fisso: giocare a calcio da professionista.

Come stai passando le tue giornate fuori dal calcio e c’è qualche squadra che ti ha contattato?
Sono a Montecatini, a casa, dove mi sto allenando per conto mio, mattino e pomeriggio. Nessuna società al momento si è fatta viva. Io aspetto.

Saresti disponibile a trasferirti all’estero?
La mia prima scelta resta l’Italia, però se poi nessuno mi chiama, accetterei la Spagna o l’Inghilterra, non sono interessato ad andare da altre parti, tipo in Russia, per fare un esempio. Non è mia intenzione giocare per soldi, ma perché mi piace stare in campo, per la passione che ho verso il calcio. Come ultima soluzione mi rimane il Dubai, dove ho molti amici, lì si va solo per i soldi, ma non vorrei insomma fare quel tipo di scelta. Può sempre essere una nuova esperienza, ma spero di trovare qualcosa in Italia.

Si può dire che l’Italia è un po’ in crisi con i difensori? I migliori stanno invecchiando.
Cannavaro, Nesta, Maldini, Materazzi, restano ancora i migliori, nonostante non siano più giovanissimi. Gli altri devono ancora maturare, fare esperienza, ma ne stanno venendo fuori di validi, da Criscito a Gamberini, Bonera. Sono buoni giocatori che hanno ancora bisogno di crescere per prendere il posto di quelli citati prima.

Domenica si scontrano Torino-Inter, due squadre in cui hai militato. Come vedi questo match?
E’ chiaro, c’è una certa differenza tecnica, se l’Inter gioca come sa fare può battere il Toro, ma non sempre nel calcio vince il più forte. Il Torino, con la campagna acquisti appena fatta, non lotterà più per salvarsi, ma per fare un campionato di più alto livello rispetto agli ultimi due. La vedo in lotta a metà classifica.

Cosa pensi di Mourinho?
Ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Parla tanto, dunque è anche un buon personaggio mediatico, sa vendere bene la sua immagine, anche perché ha molta personalità. Possiamo dire che è proprio un bel tipo.

E’ meglio di Mancini?
In Italia conta solo il risultato, dunque i paragoni si fanno sotto questo punto di vista. Vedremo se i numeri daranno ragione a Mourinho o a Mancini nel computo finale.

Perché non sei stato confermato al Livorno?

Non lo so, si vede che la società aveva altri programmi. Spinelli mi volle quattro anni fa quando più nessuno mi stava cercando. Ho disputato quattro ottimi campionati a Livorno, dove credo di aver dimostrato di essere ancora un valido difensore, un professionista serio. Rispetto la sua scelta anche se provo un po’ di rammarico.

Per cosa?
Per il fatto che Spinelli non si è fatto più vivo con me da giugno, così l’ex direttore sportivo Signorelli (ora è arrivato come ds  Ceravolo, ex del QPR di Briatore e della Juve di Moggi, ndr). Sono cose che fanno un po’ male.

Curiosità, ma non facevi parte della Gea?

Non più, sono cinque anni che ho scelto di stare senza procuratore.

Forse è questo il motivo per cui fai fatica a trovare un contratto?

Può essere. Brutalmente posso dire che oggi Fabio Galante non fa guadagnare più nessuno. Ora si fanno i soldi comprando argentini, rumeni, tanto per fare degli esempi, che costano cari, ma ci guadagnano tutti. Chi prende me deve solo da pagarmi l’ingaggio, mi accontento del minimo.

Anche Camolese è stato scottato dall’esperienza livornese.
Avevamo cominciato un buon lavoro, poi è successo quello che è successo. Credo che entrambi possiamo giocarci ancora delle chance, ce lo meritiamo di avere ancora opportunità per dimostrare il nostro valore.

Magari insieme…
Perché no, non mi dispiacerebbe lavorare ancora con lui.

Cosa pensi di Rosina?
E' un ottimo giocatore, importante per il Torino, dove viene esaltato al massimo. E' un ragazzo giovane ed importante con delle belle giocate. Va solo lasciato crescere senza troppa pressione perché possa trovare il suo giusto equilibrio. Non lo conosco bene dal giudicarlo a fondo, non ho mai giocato con lui.

Adriano è tornato l'Imperatore?

Mi è stato riferito che già in ritiro con l'Inter pare abbia messo la testa a posto. Al momento sta dimostrando tutta la sua voglia di fare bene con i nerazzurri.


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