Gallipoli, D'Odorico:"Cairo è persona degna di stima"
Flavio Bacile
In vista dello scontro inedito di sabato, TorinoGranata ha incontrato il presidente del Gallipoli Daniele D'Odorico.
Presidente, come si costruisce una squadra i sette giorni?
Con tanto impegno, la difficoltà maggiore è quella di trovare gli uomini giusti e metterli nel posto giusto. Per quanto riguarda i giocatori, d’ottimi professionisti se ne trovano, più difficile convincere qualcuno ad accettare la serie B in una neo-promossa.
Giannini è un ottimo allenatore, il nuovo che avanza, sarà difficile trattenerlo a Gallipoli. Dica la verità ha già ricevuto qualche telefonata?
Nessuno me lo ha chiesto. Io ho grande fiducia in lui, sono molto contento del suo lavoro, la voglia di continuare con lui esiste, in modo dare seguito al progetto triennale appena iniziato.
Questa per il Gallipoli è una sfida di vertice, vincere contro il Toro significa puntare in alto già da questa stagione, è d’accordo?
L’obiettivo del Gallipoli resta la salvezza, non ci montiamo la testa, pensiamo a fare bene. Contro il Toro sarà una partita difficile, complicata, loro saranno carichi a mille, incazzati come pantere, il cambio dell’allenatore poi dà sempre una scossa all’ambiente. Ci era già successo a Trieste, e con un po’ di fortuna potevamo fare bottino pieno, speriamo questa volta la fortuna ci sorrida.
L’appetito, si dice, viene mangiando, farete qualcosa a gennaio?
A gennaio stiamo programmando già qualcosa, per completare la rosa, tra infortuni ed altro, l’ottica resta comunque quella di una tranquilla salvezza. Vista l’amicizia che mi lega a Gustavo Carlos Mascardi, D’Ippolito, e il contributo d’altri collaboratori, qualcosa di buono faremo. Il vero campionato di B si vede da gennaio, faremo tutto per essere pronti.
Conosce Cairo?
Sì lo conosco. È una bravissima persona, corretta, competente. Professionalmente, dal mio punto di vista la migliore persona che possa avere il Torino.
I tifosi del Toro sembrano non esserne accorti, qualcuno già contesta Cairo.
Non so quale colpe si possano imputare a Cairo. Lavora, spende, ha tutto quello che serve. Mi dispiace non riesca a decollare, come mi dispiace sia retrocesso, umanamente non se lo meritava. Cairo ci ha messo la faccia, come me a Gallipoli, in tanti parlano e dicono, pochi o quasi nessuno ci mette il resto, l’impegno economico, la fatica giornaliera, le mille telefonate, il tempo sottratto alla famiglia e all’azienda, ecc…………..
Il Toro ha il monte ingaggi più alto della B, il fattore economico non corrisponde alla classifica.
Posso parlare solo per il Gallipoli, sento strane voci in giro, e posso dire che sono false. Il Gallipoli è una società sana, economicamente e finanziariamente, in regola con il pagamento degli stipendi, di questo parlerò comunque in conferenza stampa. Rimane il mio obiettivo di fare del Gallipoli una squadra che possa rappresentare tutto il basso Salento.
L’allenatore è sempre il primo a pagare quando le cose vanno male, un malcostume o una scelta obbligata?
L’allenatore oggi è anche un manager, gestisce un patrimonio umano, che la società gli ha affidato. A volte ci riesce altre meno. D’altro canto sostituire un presidente dubito si possa fare, ventiquattro giocatori ancor più impensabile, anche se poi i giocatori cambiano, ed è giusto che se qualcuno non fa bene sia sostituito, fermo restando che le colpe non sono sempre tutte dell’allenatore, ma anche dei giocatori e in minima parte, forse, anche delle società.
Possibili intese di mercato con il Toro?
Cosi per tanto per parlare avevo discusso con Cairo e Foschi di alcuni giocatori, poi per vari motivi non si è fatto nulla. Comunque qualcosa faremo, non forse a gennaio, in futuro certamente.
Bianchi o un giocatore come Bianchi al Gallipoli è fantacalcio?
Bianchi, Mastronunzio, Bruno ma anche altri, chi ha la fortuna di averli già in casa difficilmente li manda via. Comunque noi abbiamo in rosa giocatori che non hanno nulla da invidiare a Bianchi, di cui abbiamo estrema fiducia. Uno potrebbe essere Di Gennaro, che come succede spesso agli attaccanti vive un momento particolare, ma anche Ginestra o Di Carmine; a questi affiancheremo un altro elemento.
L’equilibrio che c’è in B è dovuto, ad un livellamento in basso dei valori?
Tecnicamente rispetto alla A i valori tecnici sono molto più bassi, fermo restando che tra tutte le serie inferiori di altri campionati esteri, la nostra B rimane la più dura e selettiva. Tutti possono vincere o perdere contro tutti, un bene per il campionato, meno per noi dirigenti.
Per finire, che cosa non rifarebbe oggi, da presidente?
Rifarei tutto, ho scelto il Gallipoli pur avendo altre possibilità, anche in A, ora voglio fare quello che mi ero prefisso di fare. Ecco, forse una maggiore cura nella scelta dei collaboratori, perché un presidente, per bravo che sia, non può fare tutto da solo.