Gallo: "Un giorno allenare il Toro sarebbe un onore"
Fonte: In collaborazione con Radio Beckwith
Fabio Gallo, qualche mese prima di Brevi, ha deciso di attaccare le scarpe al chiodo e adesso allena gli Allievi Nazionali dell’Atalanta, un’ottima occasione per farsi le ossa da mister visto che il settore giovanile degli orobici è un fiore all’occhiello della società. E’ stata dura per Gallo lasciare il calcio giocato? “E’ sempre una decisione difficile da prendere, ma a 39 anni ci stavo pensando e così ho deciso di lasciare. Poi è arrivata l’offerta dell’Atalanta e l’ho presa al volo. So che è un mestiere duro, ma ho sempre pensato di fare l’allenatore e così ho cominciato”. L’ex centrocampista granata ovviamente non pensa di restare sempre nel settore giovanile ma vuole provare esperienze di più alto livello: “Questa è una base di partenza, poi è chiaro che vorrei arrivare ad allenare squadre professionistiche. Un passo per volta”. Il suo amico Oscar Brevi ha deciso invece da un giorno all’altro di passare dal campo alla panchina. “L’ho chiamato subito il giorno dopo” ha ricordato Gallo. “Scherzando gli ho detto che se voleva dei consigli ero pronto a darglieli. Conoscendolo so che farà bene”.
Colantuono ha fatto buone cose all’Atalanta, che poi finora non è riuscito a ripetere nelle sue altre avventure. Cosa pensa Gallo del tecnico granata? “Io e Stefano siamo amici, conosco le sue qualità per cui sono certo che farà bene. Il Torino è messo bene in classifica, anche se l’ambiente si aspettava un campionato sempre in testa. La squadra c’è, ci sono ottimi giocatori, sono certo che alla fine verrà in serie A. Anche la squadra dove giocavo io, in B, ha corso a corrente alternata, abbiamo fatto un grande girone di andata e poi abbiamo trovato maggiori difficoltà al ritorno, ma siamo saliti in A”. Cosa pensa della pressione della piazza di Torino? “C’è, si sente, inutile negarlo. Si fanno ancora i confronti con il passato e questo è un limite perché quei trionfi, quei campioni non ci saranno più. Il Torino ha una grande storia che va rispettata però oggi la realtà è diversa”. Per Gallo, come per Brevi, allenare il Torino sarebbe comunque un gran punto d’arrivo: “E’ chiaro che mi piacerebbe allenare il Torino visto che ci ho anche giocato. Però ci vuole ancora molto tempo per arrivare a questo traguardo. Il Toro rimane sempre una grande società blasonata”.
Intanto c’è una squadra piemontese che sta crescendo, il suo ultimo club da calciatore, il Novara. “C’è un grande progetto a Novara, dallo splendido centro sportivo, alla costruzione di una squadra che possa scalare la Lega Pro e arrivare in B. Gli obiettivi sono importanti, c’è in programma la A e ci arriveranno. Il presidente ha fatto qualche errore iniziale e ha cambiato in corsa qualche dirigente, ma adesso sta cominciando a raccogliere i primi frutti. In più è arrivato Ventola che farà bene perché è sempre un grande calciatore ed un’ottima persona, direi proprio adatta al progetto del Novara”. E allora auguriamo anche al Novara grandi successi, ma speriamo che non incontri il Toro il prossimo anno tra i cadetti, per il Piemonte sarebbe un successo con i granata nuovamente in A e il Novara finalmente in B.