Grosseto, Mora: "Partita con obiettivi diversi"
Venerdì sera scenderà in campo contro il suo passato Nicola Mora, ex difensore granata che ha vissuto una sola stagione all'ombra della Mole (200/2001, 11 presenze con un gol). A Torinogranata parla della prossima gara di venerdì che vedrà impegnato il suo Grosseto contro la squadra di Lerda.
Quanto rammarico c'è dopo il pari di domenica?
Il rammarico è veramente tanto, abbiamo dominato tutta la partita, ed è arrivato il loro gol nel primo minuto di recupero. Questo è un gruppo sano e maturo. A questo punto l' esperienza di domenica ci serve a capire che errori a livello difensivo non dobbiamo più fare per limitare le nostre disattenzioni.
Il Grosseto è una grande sorpresa, tanto che sarebbe primo con Atalanta nel girone di ritorno.
Si è vero abbiamo fatto un grande girone di ritorno, spiace magari di non averlo fatto all'andata. Ma ora mancano nove partite e può succedere davvero di tutto, questa è la serie B.
Dall'arrivo di Serena le cose sono migliorate. Cosa ha portato di nuovo?
Serena ha portato il suo entusiasmo ed un metodo diverso di lavoro. Ogni allenatore ha la sua gestione del gruppo, nella preparazione fisica e tecnica delle gare. Anche prima devo dire che i risultati non venivano non per demerito dei due ex allenatori, Apolloni e Moriero, che sono bravi, ma forse perchè anche noi non avevamo capito alcune cose, che con Serena invece sono venute spontanee. Ora abbiamo capito che dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e predisporci al sacrificio. Anche i risultati ci hanno aiutato a dare più fiducia in noi stessi.
Il Torino ti stupisce in quella posizione di classifica?
Sicuramente sì , sorprende che si trovi zona play off, quando tutti pensavano ad una pronta risalita. Io conosco l'ambiente di Torino e la tifoseria e so cosa vuol dire indossare quella maglia e cosa vuol dire la storia. Tutti si aspettano sempre un campionato di vertice da parte del Toro.
Dicono che sia stata la piazza la causa di questo momento del Torino. Concordi?
Io ho vissuto un anno con la promozione dalla B alla A, ma so che è una piazza esigente e come tutte le piazze esigenti, quando le cose vanno bene sei alle stelle, mentre quando le cose vanno male è una spada di damocle. Chi gioca nel Toro deve imparare a subire queste pressioni.
Che partita sarà?
Il Torino viene da una gara positiva, il 4-0 all'Ascoli, per cui vorrà di certo dare seguito al risultato. Inoltre è tornato Lerda, un allenatore che piace alla tifoseria. Una partita dove gli obiettivi sono diversi, loro devono centrare i play off e noi cercare di arrivare prima possibile alla quota salvezza, quota che direi si aggira sui 50 punti, anche se ogni domenica si continua ad alzare perchè quelle in fondo vincono.
Ma tutti parlando di uno scontro diretto per i play off.
Questo perchè lo dice la classifica, ma bisognerebbe leggere la medaglia in due versi, il Torino è lì perchè ha avuto un periodo di crisi e noi perchè stiamo attraversando un buon momento. Il Torino a inizio stagione è stato costruito per vincere il campionato, noi per salvarsi. Tutto quello che arriverà dopo una salvezza tranquilla, sarà tanto di guadagnato e potremmo toglierci dei sassolini dalla scarpa.
Del Torino cosa temi?
Non temo niente, se non lo spirito di squadra e l' ambiente. So che la Curva Maratona può essere veramente un uomo in più in campo e giocando in notturna sarà piena. Del Grosseto posso temere l' inesperienza dei più giovani, che non hanno mai giocato in palcoscenici del genere. Ma sono sicuro che si sopperirà questo problema in settimana con il mister e con l' aiuto di noi veterani.
Bianchi e Sforzini che sfida sarà?
Due grandi giocatori di esperienza. Sforzini è rientrato da un esperienza non positiva all' estero e sta dimostrando di essere un giocatore vero. Bianchi è un giocatore che può essere sempre pericoloso.