I voti al campionato di Carlo Nesti
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FIORENTINA: 7,5
BENE
Nonostante le pesantissime assenze di Cuadrado, Gomez e Pizarro, Montella si dimostra eccellente stratega, con il quinto gol di Rossi, e i trequartisti Mati Fernandez-Wolski.
MALE
Sono proprio le assenze a fare male, perché, in un mese e mezzo, i viola incontreranno tutte le grandi, meno la Roma: Inter, Lazio e Milan in trasferta, Juve e Napoli in casa.
INTER: 8
BENE
La squadra vola sulle ali dell’entusiasmo. La coppia Alvarez-Palacio continua a essere decisiva, ed è fondamentale il recupero di Milito, autore di una doppietta.
MALE
Senza nulla togliere alla goleada, riuscita in passato solo a Juve e Udinese, il Sassuolo, con infortuni-chiave, era di burro. Gli ultras nerazzurri, purtroppo, sono recidivi.
JUVENTUS: 7
BENE
E’ importante che segnino, finalmente, anche le punte: dopo Quagliarella, super-Tevez e Lllorente. Con Pirlo asfissiato da Jorginho, fondamentali la visione e i lanci di Bonucci.
MALE
Fra Copenaghen e Verona, 62 tiri! E’ un segnale confortante per il gioco, ma non per la concretezza, con appena 3 gol segnati. Squadra già per la terza volta in svantaggio.
LAZIO: 5
BENE
Marchetti e Candreva, anche nella bufera, rappresentano 2 garanzie: il primo con 3 parate importanti, e il secondo con il suo “mix” di qualità e quantità, al servizio di tutti.
MALE
Hernanes, che deve essere il “faro” della squadra, ha vagato nel deserto, mentre Klose, che ha firmato 28 gol fra i 33 e i 35 anni, potrebbe cominciare, forse, un inevitabile calo.
MILAN: 5,5
BENE
Il numero delle conclusioni, 17, con una traversa, e 2 rigori negati (Zuniga-Poli e Mesto-Balotelli), documentano, pur con 7 infortunati, un gioco offensivo non deficitario.
MALE
Undicesimo posto, 2 sconfitte su 4 partite, e 8 punti di distacco dalla vetta. Balotelli ha disputato un ottimo incontro, sporcato dal rigore sbagliato, e
dalla squalifica.
NAPOLI: 7,5
BENE
Primo posto a punteggio pieno. Stavolta, il successo è arrivato alla Mazzarri, più che alla Benitez, con tanto cinismo, 2 tiri a rete, e Reina-Behrami-Higuain grandi.
MALE
Dopo un avvio brillante, e il gol, la squadra è sembrata appagata, tipo Borussia in Champions. Behrami ha sofferto, in un centrocampo senza molto filtro (e Hamsik dov’era?).
ROMA: 8
BENE
Primo posto a punteggio pieno. Era troppo la voglia di riscattare il derby del 26 maggio, per non motivare tutti. Ottimi Benatia, De Rossi, Totti (21 assist) e... Garcia.
MALE
Può essere pericoloso il contagio eccessivo dell’euforia, tenendo conto delle caratteristiche dell’ambiente, ma ben venga la gioia, dopo troppe stagioni cariche di amarezza!
TORINO: 7
(“GRANDE” PER MERITI SPORTIVI E BACINO DI UTENZA)
BENE
La squadra è sesta, nell’agognata colonna di sinistra della classifica. Oltre agli ottimi D’Ambrosio e Cerci, Ventura ha trovato un buon telaio-base, sia in difesa, che in mediana.
MALE
In 11 contro 10, per 45’, si poteva gestire il vantaggio con minore apprensione, ma l’ansia nasceva da esperienze passate. Con il lavoro di Immobile, sarebbe andata meglio.
RESTO DEL CAMPIONATO
(CHI LO MERITERA’ VERRA’ INSERITO FRA LE “GRANDI”)
BENE
Il Livorno, con il Torino, è a quota 7, la prima delle “piccole”, alle spalle delle “grandi”. L’ingresso di Paulinho, fra i bomber della Serie A, trascina i toscani.
MALE
Per l’Atalanta, partita con legittime ambizioni, è arrivata la terza sconfitta in 4 incontri. Sul fondo, continua l’agonia del Catania, che non si scuote, e del Sassuolo.