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Intervista al regista Rai Giulio Graglia

di Marina Beccuti

Giulio Graglia è il regista Rai di Torino, autore di molti programmi, alcuni anche dedicati al Torino, in particolare andati in onda nel periodo del Centenario. Ha fondato la società editrice Linguadoc e ha altre due passioni: il teatro e ovviamente il Toro. Ed è in questa ultima doppia veste che TorinoGranata l'ha incontrata per parlare della sua nuova "creatura" e del Torino.

Recentemente ha portato a teatro con successo la nuova opera dedicata al Torino "Voglio comprare il Toro". Ci spiega com'è nata l'idea?
Da Sabrina Gonzatto, che come nel precedente testo "Ma cos’era mai questo Toro?" mi ha coinvolto in questa splendida avventura...una sorta di sequel per dirla con il cinema...la saga di una famiglia, il Toro che si tramanda di generazione in generazione, dato che qui siamo nel futuro, un messaggio soprattutto per i giovani...tanto che il finale dello spettacolo vede la partecipazione dei giovani del vivaio del Torino FC. A tal proposito ringrazio di cuore il settore giovanile, sia Benedetti che Asta, ospite con la moglie dello spettacolo insieme ad un volto granata molto amato, ovvero Gian Paolo Ormezzano.

Pensa che un giorno sarà mai possibile per un tifoso comprare il Torino?
Sicuramente, magari succederà a me o a te, o a Sabrina stessa, ci sono poche probabilità, ma potrebbe succedere, non è forse il sogno un po’ di tutti noi tifosi?

Dopo la prima alla Cavallerizza sarà possibile vedere l'opera in altri teatri, magari fuori da Torino?
Mi auguro proprio di si, è stata un’anteprima, adesso speriamo in un campionato, tradotto... in molte repliche.

"Ma cos'era mai questo Toro?" aveva trovato parecchie difficoltà, com'è andata per questa nuova opera?
Sono spettacoli molto articolati dal punto di vista tecnico. Ci vuole una grandissima collaborazione tra tutti i settori: regia, luci, fonica, scenografia e naturalmente con l’attore. Questa ultima esperienza devo dire è andata molto bene, Sabrina ha dato come sempre armonia al gruppo, è stato un lavoro dunque sereno e allo stesso tempo professionale, come avrai potuto vedere assistendo allo spettacolo.

Da tifoso granata come vede la situazione attuale?
Molto buona, Ventura ha portato serenità e competenza; la maturità è equilibrio, di questo il Toro aveva bisogno, ora ci manca solo un po’ di cuore e grinta Toro...vedo spesso calciatori che crollano per falli inesistenti...sì, certo, succede in tutte le squadre ma il Toro che vorrei, quello ideale intendo, lo penso più maschio.  Si prendono, si tace e si danno (ricordate Ferrini, ricordate Agroppi, Cereser, Sala...ricordate il tremendismo?). Globalmente mi sembra che l’ambiente granata sia migliorato. Antonio Comi è stato un ottimo giocatore ed ora è un ottimo manager!

Secondo lei Cairo ha capito gli errori commessi e da ora in avanti sarà un "nuovo" presidente?
Cairo credo abbia pagato l’inesperienza rafforzata dalla sicurezza di fare bene in un campo che non conosceva...mi vengono in mente una serie di paragoni su scala nazionale...comunque, il Presidente è sempre discusso, lo è stato persino Pianelli, mai abbastanza rimpianto...diciamo che il  Presidente mi sembra più equilibrato e smaliziato...l’importante è riconoscere gli errori, non ripeterli...certo che Torino è una piazza difficile, in special modo per chi non è di Torino.

Come si sopperisce all'assenza di Bianchi?
Senza pensarci, sicuramente è il più concreto ed efficace sotto porta, meno propenso alla manovra, anche se quest’anno è nettamente migliorato, perdendo forse un po’ di lucidità sotto rete. Una punta centrale di peso c’è...e due seconde punte pure, propense anche a tornare; direi che vale sempre avere un vecchio schema: punta di peso e giocatore al suo fianco di diversa natura, veloce e scattante.

Visto che è un regista e alla conferenza stampa di presentazione di "Voglio comprare il Torino" hai detto che è come fare l'allenatore nel mettere insieme tutte le componenti di un'opera, come farebbe giocare il Torino?
E’ la mia grande passione quella di allenare...ma ho fiducia che Ventura sappia fare il meglio con i giocatori a disposizione! Mi piace il gioco di prima, le triangolazioni strette e i repentini lanci lunghi con cambio di gioco, l’intensità, darei solo più cinismo all’attacco, più concretezza, non sempre le dinamiche orizzontali e i tempi di attesa dei rinvii sono funzionali, ma questo è ciò che si vede dall’esterno, il modulo deve essere sempre duttile, assecondare le caratteristiche dei giocatori, e variare alle volte con le dinamiche degli avversari. Sulla visione della partita (l’unico riscontro reale che ho, non seguendo gli allenamenti, ma vedendo solo i giocatori live allo stadio) concordo con il mister. Il Toro deve solo stare tranquillo, non cadere nelle isterie degli anni passati, essere solido nelle reazioni alle interpretazioni arbitrali e cosciente che è la squadra da battere in B! I gol vengono, magari schierando qualche punta o mezza punta di meno, ribadisco il, gol è frutto di un gioco; mi è capitato di vedere in avanti qualcuno che aveva difficoltà a trovare collocazione e un centrocampo a due un po’ in difficoltà... ma non prendiamoci troppo sul serio! Lasciamo che il mister lavori in pace!

La A si può raggiungere quest'anno?
La A si deve raggiungere.

A gennaio opererebbe sul mercato?
Poco, forse un paio di innesti, di qualità ed esperienza.


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