Longo, il futuro è suo
San Valentino non è solo la festa di tutti gli innamorati granata e dell'amore che lega quotidianamente il tifoso a questa maglia, ma è anche il compleanno del mister della Primavera Moreno Longo (oltre a quello di Brighi). Una nascita importante la sua, avvenuta nel 1976, che è coincisa con l'ultima vittoria dello scudetto da parte del Torino. Una vita passata nel Toro, prima nel settore giovanile, poi come giocatore ed adesso come allenatore. Come ha sempre confessato lui il suo cuore è solo granata. Dal 2009 allenatore degli Allievi ed ora, da quest'estate mister della Primavera
Un allenatore giovane ma dal grande carisma, e la sua squadra è plasmata a sua immagine e somiglianza, grintosa e determinata. Un Torino che non faceva cosi bene da diverso tempo, un Torino che si ritrova secondo in classifica nel campionato corrispettivo, a giocarsela con le grandi squadre. Un Torino che in questo campionato è tornato ad essere protagonista, a fare parte del calcio che conta. Sembra poco ma non lo è. Longo oltretutto sa adottare il giusto turnover quando serve e sa adattare i suoi uomini a seconda degli avversari, a volte anche cambiandoli di ruolo e facendoli diventare bomber. Basta pensare al funambolico esterno brasiliano Da Silva, arrivato nella città della Mole tre anni fa, come terzino, e poi trasformato tatticamente da Longo nel percorso Allievi-Primavera.
Un Torino che ha dimostrato carattere in campionato ed in Coppa Italia arrivando alle semifinali. La Primavera ed i suoi successi non sono un caso, ma sono targati Moreno Longo, che ha saputo ereditare al meglio la squadra da Antonino Asta. Un uomo che sa essere protagonista in punta di piedi. Se abbiamo visto uno Stramaccioni fare carriera in prima squadra, ben presto vedremo anche un Moreno Longo ripercorrere le sue tappe in un futuro nemmeno troppo lontano? I successi arrivati fino ad ora sono suoi e dei ragazzi che allena tutti i giorni, quindi in bocca al lupo per domani. Auguri affettuosi da parte di tutta la redazione di Torinogranata.