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Mario Patrignani: "Onore delle armi a Sinisa Mihajlovic"

di Marina Beccuti

Sinisa era arrivato portando tanto entusiasmo. Si era incarnato nello spirito granata. Subito uno di noi. Superga e Filadelfia. Toro squadra del popolo contro il potere più trinariciuto. Dopo anni di “pecorume” abbiamo riavuto il nostro tremendismo culminante in partite fin epiche. Poi purtroppo, pian piano, il tracollo. Forse atteggiamenti troppi diretti, giocatori pusillanimi attaccati metaforicamente al muro. Parte dello spogliatoio contro. Troppi giocatori NON da Toro. I giocatori primi colpevoli. E di nuovo Toro insopportabilmente pecora, con l’aggravante di un Toro senza gioco e senza corsa. Era inevitabile un prossimo cambiamento tecnico per ritrovare un gioco e nuova grinta.

Però la cacciata proprio dopo il derby stride, perché non è stato l’allenatore a perdere il derby, ma soprattutto la Società che nel Palazzo conta meno che zero ed è obbligata a sopportare arbitraggi scandalosi sempre a favore dei soliti noti. Tutta l’Italia non gobba è rimasta scandalizzata. Ci danno gli schiaffi e noi rispondiamo coi sorrisini. Tutto il popolo granata avrebbe apprezzato un gesto eclatante, fino al ritiro della squadra, uno shock che avrebbe avuto risonanza europea facendo capire a tutti a favore di chi viene esercitato il potere calcistico in Italia. Tutto tace, si accetta tutto. Ma perché? Cosa c’è sotto?. Aspettavamo almeno proteste da Toro. Invece quando la vittima accetta il martirio è colpevole come il carnefice.

Adesso arriva Mazzarri. Lo accogliamo e appoggiamo. Conta solo il Toro. Non esisteranno vedovelli di Sinisa come purtroppo erano stati i vedovelli del “pensionato” che perfino speravano che il Toro perdesse, pur di far cacciare quello che spregevolmente etichettavano come “zingaro”.

Allora di nuovo tutto uniti per riportare il Toro in alto !!!. Sinisa Mihajlovic, uomo vero, ci ha provato. Pur fallendo ce l’ha messa tutta. Il grande popolo granata gli concede l’onore delle armi!


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