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Nesti Channel - Pagelle delle grandi – Juventus 8, Roma 8, Fiorentina 7,5, Lazio 7,5, Torino 7,5, Milan 7, Napoli 6,5, Inter 5,5

di Marina Beccuti
Fonte: Nesti Channel

Approfitto di questo spazio, per un piccolo, e spero gradito “spot” personale. E’ in vendita, nelle librerie, l’opera alla quale tengo maggiormente: “Il mio Allenatore si chiama Gesù” (Edizioni San Paolo). Si pone al crocevia fra le strade principali della mia vita: la Fede e lo sport, in particolare, il calcio. Immagina Gesù come “Allenatore” ideale, per le nostre “partite” di tutti i giorni.

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Nelle “pagelle delle grandi”, i voti si riferiscono alle partite giocate, nell'ultima giornata di campionato, e non alla classifica. Il Torino viene inserito per meriti sportivi, per bacino di utenza, e perché, giornalisticamente, mi sono sempre occupato molto delle squadre torinesi.
 

FIORENTINA: 7,5

BENE

La Champions, senza Gomez e Rossi, è a soli 3 punti. Decolla subito Matri (2 gol e 1 assist), con, alle sue spalle, un grande centrocampo: Mati Fernandez, Borja Valero e Pizzarro.

MALE

Matri, in confronto al Milan, gioca in una squadra, a livello ideologico, più portata ai cross. Cuadrado e Vargas, tuttavia, possono rendere meglio, rispetto a Catania.

 

INTER: 5,5

BENE

Il “5” punisce la sconfitta, ma il mezzo voto in più esprime la sfortuna di chi avrebbe meritato la vittoria, per gioco, intensità e occasioni create. Milito è ancora molto utile.  

MALE

La mancanza di freddezza, alleata di un super-Perin-Zenga, impedisce ai nerazzurri di concretizzare. Alvarez è il miglior rifinitore, e perderlo subito è un grave handicap. 

 

JUVENTUS: 8

BENE

Pazzesco: dal 15-12, 22 gol in 6 partite, quasi 4 ogni 90’! Vidal è il cannoniere (15 reti), Pogba è “protagoni-statuario”, e Marchisio entra bene nel vestito di Pirlo.

MALE

Due gol al passivo, come nelle precedenti 11 vittorie precedenti. Stavolta c’è una punta, che spaventa Chiellini. Gabbiadini parte largo, e chiude con grande pericolosità. 

 

LAZIO: 7,5

BENE

Con Reja, 3 vittorie e un pareggio. In 10 contro 11, la squadra si esalta. A Hernanes (finalmente!), bastano 30’ per diventare il migliore in campo, segnando il gol decisivo.

MALE

La sciocchezza di Onazi, che si becca 2 cartellini gialli, nel giro di 5’, lascia in inferiorità numerica i compagni. Ci pensano loro, però, a non farlo sentire indispensabile.

 

MILAN: 7

BENE

Il voto tiene conto dell’avversario, che aveva ben 10 punti in più, valorizzando una prestazione, però, appena discreta. L’effetto-Seedorf galvanizza l’ambiente: impegno e possesso.

MALE

La manovra è macchinosa e prevedibile, e solo una ingenuità di Gonzalez condanna il Verona. Honda convince di meno, rispetto alle partite precedenti, e Robinho è evanescente.

 

NAPOLI: 6,5

BENE

Higuain e Callejon continuano a essere gli ex Real sempre “regali” a tutti gli effetti. Il primo con 1 gol e  1 assist. Il secondo salendo a 9 reti. Che grande affare!

MALE

Addio, forse, definitivo allo scudetto: ben 12 punti di distacco. La difesa, con Albiol e Fernandez, patisce il Bologna. Inler passeggia, e resta un elemento da ritrovare.

 

ROMA: 8

BENE

Il “mix” dei centrocampisti è degno di quello della Juve: Pjanic e Strootman in testa, e poi De Rossi e Nainggolan, a partita in corso. Destro e Ljajic incantano in attacco.

MALE

Totti gioca gli ultimi 11’, risparmiato in vista della Coppa Italia. Deve ritrovare, gradualmente, la condizione. Ma ora Garcia, con Nainggolan e Destro, ha molteplici alternative.

 

TORINO: 7,5

BENE

Europa a 3 punti. Immobile va in doppia cifra, con il decimo gol, e torna su livelli zemaniani: 28 reti in 37 partite. Nel fango, svettano Glik e Basha, oltre a Darmian e Brighi. 

MALE

Cerci resta determinante, ma spesso fuori dal gioco. Non è che le sirene del mercato lo stanno svuotando? Sarebbe un peccato. Ha fatto ancora nulla, in rapporto alla sua classe.

 

RESTO DEL CAMPIONATO

BENE

Colpaccio del Genoa, fortunato ma significativo. La difesa è la quinta d’Italia, ed è una solida base d’appoggio, per una squadra che può sempre contare sulla classe di Gilardino.

MALE

Per il Catania, in caduta libera, ben 13 sconfitte, e appena 13 gol segnati. Stiamo parlando di Barrientos, Bergessio e Castro, come tridente offensivo: vi risulta siano scarsi?

 

 

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