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Newsletter Fede-Sport di Carlo Nesti – Gennaio 2016 – Nuova Quarto – Esempio di Impaur-Italia

di Marina Beccuti

All’inizio di gennaio, le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta, condotta dal pubblico ministero napoletano Woodcock, hanno rivelato possibili legami fra un clan della camorra, e l’elezione del sindaco Cinquestelle a Quarto, in provincia di Napoli.

 

Questa elezione era avvenuta a maggio, e due mesi dopo, la squadra di calcio anti-camorra Nuova Quarto, la prima sottratta alle mafie, e recuperata dai cittadini, ha riconsegnato le chiavi dello stadio al Comune, e non si è iscritta al campionato.

 

Ora, si tratta di stabilire i rapporti di causa ed effetto, e cioè se questa rinuncia sia connessa alla consapevolezza di dovere fare i conti, con una amministrazione comunale ostile.

 

In ogni caso, a prescindere da qualsiasi epilogo dell’inchiesta, immalinconisce l’idea della scomparsa di una squadra, votata alla legalità, e per questo già ripetutamente minacciata.

 

Un club, che aveva come slogan “Viva Gesù”, e che sanzionava, in modo esemplare, i litigi dei giocatori con un compagno, o con l’allenatore: che “rivoluzione”!

 

Immalinconisce che chi tenta di rimettere la “chiesa” al “centro del villaggio”, ma non intesa come edificio sacro, bensì come insieme di valori, che ci rendono non solo cristiani, ma soprattutto persone responsabili, non venga aiutato.

 

E’ una Impaur-Italia, dove, non avendo fiducia nelle istituzioni, ci si prostituisce, al cospetto di chi promette sostegno, e magari lo garantisce, ma sporcandosi le mani di sangue, e costringendo anche chi viene soccorso a sporcarsele.

 

“Nuova Quarto”, che sparisce, e “nulla di nuovo sotto il sole”, come nel testo biblico di Qoelet, all’insegna della rassegnazione, come se solo le mafie non conoscessero i periodi oscuri di qualsiasi fenomeno storico, spaventoso, ma non imbattibile.

 

 

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