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Padova, Lazarevic: "Emozionato di incontrare i miei ex compagni"

di Marina Beccuti

Dejan Lazarevic (21), il "bimbo" per i tifosi granata, è rimasto senza dubbio nel cuore della gente che ha apprezzato in lui la sua ferrea volontà di lottare su ogni pallone. L'amore del popolo torinista è stato ricambiato dal giocatore sloveno, che non ha affatto dimenticato il suo unico anno al Toro, dove si è trovato benissimo, nonostante una stagione diciamo piuttosto sfortunata. TorinoGranata ha sentito in esclusiva il giocatore per affrontare il match di sabato.

"Sono contento di rivedere i miei ex compagni dopo tanto tempo. Sarà una bella partita", esordisce Lazarevic.

D'Ambrosio martedì ha detto che vi sentite spesso...

E' vero, con lui ma anche con altri del Toro attuale, ad esempio Ogbonna e Stevanovic. Con Angelo ho un rapporto speciale, ci sentiamo un paio di volte alla settimana. Lo stimo tantissimo.

L'anno scorso si diceva che Bianchi ti dava dei buoni consigli.

Anche con lui ho mantenuto un buon rapporto. E' vero, non era facile per me integrarmi subito, ma lui mi è sempre stato vicino ed ho imparato molto. E' un vero capitano, una persona speciale ed un grande calciatore, sempre immenso.

Qualche media a Padova si è lamentato del condono di una giornata di squalifica a Rolandinho. Preferisci giocare con lui o era meglio senza?

Preferisco che ci sia Bianchi, la partita sarà senza dubbio più bella e più calda.

Perchè non sei rimasto al Torino?

Il Genoa e la società granata non hanno trovato l'accordo. Io non potevo fare nulla. Al Torino sono stato bene, ho vissuto un anno bellissimo e sono contento di quanto ho dato. I tifosi poi mi sono sempre stati vicini, mi hanno aiutato e sono sempre stati al mio fianco.

Saresti rimasto volentieri a Genoa in A, oppure è meglio giocare un altro anno in B?

Francamente speravo nella serie A, ma sono rimasto in B un altro anno e credo che mi sia utile per crescere.

Ti aspettavi l'esplosione di Stevanovic dopo le difficoltà dell'anno scorso?

Sì, sono contento per lui, non solo è un ottimo giocatore, ma un ragazzo eccezionale. Siamo stati tanto insieme e mi ha emozionato vederlo giocare sempre ed in quel modo.

Ti sei mai chiesto cosa non ha funzionato l'anno scorso?

Non so dare una spiegazione alla stagione scorsa. La squadra era forte. Personalmente ho un buon ricordo di Lerda, mi sono trovato bene con lui, mi ha fatto giocare spesso e mi ha dato molto.

Sei stato sorpreso invece del ruolino di marcia del Toro in questa stagione?

Me l'aspettavo così forte, quest'anno le cose stanno andando bene. Spero continui così alla grande.

Quali sono gli obiettivi del Padova?

Pensiamo alla A, normale, la squadra è stata costruita per questo obiettivo. Ma come si sa, il campionato di B è sempre molto lungo.

Che pronostico ti senti di fare?

Posso solo dire che non firmerei per il pari.

Ti piacerebbe un giorno tornare al Toro?

Perchè no? Certo che sì.

Dunque una grande emozione incontrare la tua ex squadra.

Sì, molto, anche se sarà più forte all'Olimpico al ritorno.

 


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