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Rubin al Siena, tutto iniziò a Castiglioncello

di Raffaella Bon

Un tira e molla che è durato tutta la settimana, quello che ha portato Matteo Rubin a vestire la maglia del Siena. Il primo approccio a Castiglioncello, se vogliamo grazie ai nostri microfoni. Tutto ha avuto inizio in una serata spensierata, con il ds Antonelli che in un certo senso ha cominciato a parlare con Matteo Rubin, in quanto da sempre c'è un legame profondo tra i due, da quando Antonelli lo scoprì a Cittadella portandolo al Torino, dove, non per colpa sua, non ha mai avuto il giusto spazio. L'anno scorso fu additato come colui che non volle scendere in B, peccato che a volte si sanno solo determinate verità. Rubin la maglia granata l'ha sempre voluta indossare, solo che, davanti ad una proposta importante a volte non si può dire di no. Quest'anno ha resistito fino all'ultimo, salendo anche su quel pullman che lo stava portando nel ritiro granata, quando in realtà la trattativa si sarebbe potuta portare a termine nella serata di ieri. Lui ha voluto resistere fino all'ultimo, ma quando la società gli ha fatto capire che rischiava la panchina o addirittura la tribuna, il giocatore ha accettato il trasferimento a Siena.