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Sbriglio: "Cairo non può comprare lo stadio con le ipoteche"

di Marina Beccuti

L'ex Assessore allo Sport di Torino ha una passione smisurata per il Toro e ha cercato di ridare dignità al Filadelfia. Ora fa solo più l'avvocato e non pensa di rientrare in politica, in quanto si sente di dire che darebbe fastidio perchè si considera "un romp." della politica.

Per prima cosa a Giuseppe Sbriglio abbiamo chiesto cosa pensa della cordata Taurinorum, considerando che si era adoperato per portare qualche richiesta di acquisto, in passato, a Cairo.

"Enea Benedetto lo conosco da almeno vent'anni e so che è tifoso del Toro. Ma una trattativa di acquisto non si porta avanti in questo modo, occorre avere massima riservatezza, una conferenza la fai insieme alla controparte. Cairo non ha voglia di vendere, si chiude a riccio, non è il modo migliore per approcciarsi a lui. Non è producente fare così. Una persona come Cairo ha i suoi canali per trovare i compratori, il giorno in cui deciderà di cedere. Queste situazioni portano solo aspettative tra i tifosi, che poi vengono deluse. Qualcuno che voleva comprare il Toro era arrivato anche in assessorato, ma ne parlavo in privato con Cairo. Dovremmo anche chiederci dove saremmo ora senza di lui".

Intanto è cambiato l'allenatore.

"E' stato giusto cambiare e prendere Nicola, piace ai tifosi, giusto mettere gente come lui, che ha tanta grinta. Io vedevo Loria seguire il Toro allo stadio quando lui giocava in A e i granata erano in B. Questo vuol dire avere passione. Non serve prendersela con il presidente, ora serve che Nicola compatti la squadra. Per me il progetto futuro deve puntare sul settore giovanile, entro qualche anno può uscire qualche campione. Il Robaldo? C'è qualche problema in circoscrizione. Con un progetto vero e proprio la gente ci crede di più. Ad esempio è assurdo vedere il cortile del Filadelfia chiuso ai tifosi. I patti non erano questi. Doveva essere uno spazio per i tifosi, poi se non vedono i giocatori non importa, a loro interessa stare insieme a chiacchierare".

I tifosi sognano sempre la Red Bull, che lei aveva fatto venire a Torino anni fa.

"Dieci anni fa, Torino era aperta a far entrare la Red Bull, gi abbiamo dato anche spazio per una dimostrazione della sua F1. Cosa direbbe la Juve se arrivasse un gruppo forte al Toro? Sono convinto che sarebbe anche loro interesse avere un derby da prime posizioni, giocarsi lo scudetto insieme. Ci sono stati dei derby in passato i cui i giocatori non temevano la Juve".

Belotti resterà?

"Ci mette sempre il cuore, ma se dovesse andare via i tifosi lo capirebbero. Al Toro ha dato gli anni migliori. Comunque un consiglio ai tifosi lo darei. Invece di scrivere Cairo Vattene, gli chiederei di portare avanti un progetto. Comunque sia se il Toro fosse primo in classifica nessuno lo contesterebbe".

Si chiede spesso a Cairo di comprare l'Olimpico Grande Torino, ma con le ipoteche è difficile che lo faccia.

"Nessuno comprerebbe un impianto con le ipoteche. Ho martellato i vari sindaci, non hanno fatto nulla per toglierle. C'è un piano regolatore attorno, che permetterebbe delle costruzioni commerciali, con annessi negozi, ristoranti, ecc. Cairo potrebbe essere interessato, ma senza ipoteche. Che poi è una cifra esigua, sui 500mila euro, più altre questioni, ma di poche centinaia di euro. Ci vorrebbe qualcuno che incontri i vertici dell’Agenzia delle Entrate per trovare un accordo. Si può fare un buon lavoro. C'è l’avvocatura del comune per risolvere la situazione".


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