Sensounico, a suon di Toro. Che fine hanno fatto gli Europe?
Molti di voi si saranno chiesti che fine hanno fatto gli Europe, la band heavy rock commerciale che impazzò nella metà degli anni '80: Joe Tempest e la sua band sono ancora in attività, anche se ormai lontani dai fasti di "The final contdown" e "Carrie" quando, con le loro chiome bionde, facevano innamorare le ragazzine e gremivano i palazzetti dello sport italiani, ansiosi di ascoltare gli acuti del bellissimo cantante e gli assoli strazianti del quasi bellissimo chitarrista. Sarà un caso, ma svedesi ed "Europe" durano poco. In compenso, il "Final countdown" è già cominciato.
Toro incerottato, pieno di scusanti ed attenuanti, si presenta al compleanno dell'Inter: per l'occasione la Lega manda Calvarese che dimostra che non c'è bisogno di riflettori spenti per non vedere niente. Insomma, che la festa cominci e si ammazzi il vitello per l'occasione. 60 minuti di assoluto niente, col Toro nell'insolito schema 8-2-0 che lascia il dominio della palla ad un'Inter davvero scarsa. Ne vien fuori una partita a dir poco noiosa, dove il solo Ciro Immobile prova ad inventarsi qualcosa (ma calcia fuori per mancanza di freddezza) e Palacio che qualcosa inventa e realizza su una dormita generale della difesa. Ma qui possiamo partire con la disquisizione delle scusanti: 8 giocatori del Torino erano in Nazionale (solo 6 quelli dell'Inter), difesa con "sopravvisuti e sopravviventi" ( Darmian centrale, esordio di Vesovic e ri-debutto stagionale di Rodriguez: questi nella categoria sopravvissuti) e Moretti (sopravvivente) in campo a dieci giorni dall'intervento al menisco... Certo, ne mancavano di giocatori, bla bla bla... Chiaro è che se Cerci ( che nel primo tempo ha sudato più per mandare a quel paese i suoi compagni che non per il correre) ed Immobile ricevono palla nel cerchio di centrocampo, è un po' difficile per loro vedere la porta. Farnerud (ed ecco un altro svedese che è scomparso) in un ruolo che forse neanche Ventura ha capito quale fosse: se era un esterno d'attacco cosa ci faceva in quella zona di campo? Se era un terzino, sicuramente rimpiangiamo l'infortunato Masiello. Per saltarlo bastava avere le sopracciglia un po' più folte della norma ed aggrottarle. Poi ad un certo punto (perchè uscire sconfitti senza neanche giocare è maleducazione soprattutto ad una festa a cui si è invitati ) entrano nell'ordine: Tachtsidis il "soprammobile" (avendolo sempre e solo visto in panca da quando è arrivato a Torino), El Kaddouri ( quello che cade dopo aver ricevuto fallo, dopo tre passi) e Meggiorini ( che se non lo schieri contro l'unica squadra contro cui ha segnato nella sua carriera è un peccato mortale!). Morale: il Toro si affaccia in avanti e può pure permettersi di rammaricarsi alla fine per la partita buttata via. Una piccola menzione a D'Ambrosio, bravo e composto sulla panchina nerazzurra... sempre i complimenti più sentiti dal sottoscritto chiaramente. Auguri!
Ora, i social impazzano e mi piace sentire e condividere le opinioni dei tifosi, che molti vogliono sempre far passare come "rozzi ed incontentabili" ma che, secondo, me spesso ci vedono più lungo dei cosiddetti "addetti ai lavori". Prima ipotesi colta da Facebook: da quando il Toro è ad un passo dalla salvezza, si stanno tirando i remi in barca cosicché la salvezza si possa conquistare alle ultime giornate e non si vada in Europa League: il traguardo è prestigioso ma poco redditizio e comporterebbe un impegno economico da parte della società troppo dispendioso. Si potrà evitare di trattenere Cerci e riconfermare Immobile (in orbita azzurra e desiderosi di palcoscenici prestigiosi) facendo cassa e avendo la scusante della mancata qualificazione. Tre piccioni con una fava insomma. Seconda ipotesi da Twitter: il Toro era troppo rabberciato, giornate sfavorevoli che ci fanno incontrare le grandi tutte insieme, comunque bel campionato. Twitter ha solo 140 caratteri a disposizione...a voi la scelta. Io la mia idea ce l'ho essendo fieramente "rozzo ed incontentabile"!
Auguri all'Inter di buon compleanno...la prossima volta regagliamogli un mazzo di fiori però anzichè un tempo e mezzo!
Davide dei Sensounico