Sgrigna: "L'anno scorso ero giù di morale. Ora..."
Una stagione sfortunata, un ruolo non suo e tanti pensieri per Alessandro Sgrigna l'anno scorso. Una squadra che lo vuole il Vicenza, ma il Toro gli conferma la fiducia. Ora un'ottima partenza per l'attaccante romano, al momento cannoniere granata con due gol all'attivo in tre partite, senza aver finota giocato una partita intera. Sgrigna parla in esclusiva ai nostri microfoni.
Due gol e Sgrigna torna il bomber che ci ricordiamo?
Non era mai andato via...(ride ndr). Sono contento di aver giocato in primis, di aver segnato, ma non per me ma perchè i miei gol hanno contribuito alla vittoria.
Ventura e Lerda, che differenze ci sono?
Il ruolo , con mister Lerda giocavo da esterno e con Ventura in attacco, il mio ruolo naturale.
Ma perchè Lerda ti cambiava la posizione?
Avevamo parlato di questo, ma lui doveva fronteggiare al problema dell'assenza di un esterno e allora sopperiva con me. Io mi sono messo a disposizione facendolo volentieri.
Vicenza, quanto sei stato vicino?
Quest'estate molto, visto che ci abito. Diciamo che c'è stato un loro interessamento, ma non so quanto siano andati a fondo, visto che il Toro mi ha dichiarato incedibile.
Sei contento di questo?
Sì, perchè mi hanno dato massima fiducia.
Quanto ti ha fatto male la scorsa stagione?
Tanto perchè ho sofferto. All' inizio non mi posso lamentare ero partito bene, ma poi sono andato sotto le aspettative. Tanti fattori hanno contribuito ed io mi sono buttato giù di morale. Come tutti i compagni poi il finale è stato duro.
Stevanovic è tornato?
Lui è un grande giocatore, uno che se continua a fare bene farà molta strada. Ha solo un difetto, deve imparare ad entrare meglio nel nostro gioco, a volte troppo spregiudicato, ma veramente è migliorato tantissimo. Deve però entrare nell'ottica di quello che dice il mister.
Come valuti la campagna acquisti?
Per adesso ottima, sono arrivati giocatori davvero importanti C'è stato anche un grande ringiovanimento.
Bianchi gioca di più per la squadra?
Il modo di giocare del mister è collettivo, la squadra va avanti insieme e non sul singolo. Bianchi per noi è importantissimo, è il nostro capitano.
Ventura è la carta vincente per la A?
Io non lo conoscevo, ha grande voglia di stupire.
Vi ha già riportato la scorsa settimana con i piedi per terra?
Sì, lo apprezzo molto, è una persona che dice sempre quello che pensa. E' molto schietto.