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Venneri: "Richiamato dall'affetto dei tifosi"

di Marina Beccuti

Stefano Venneri, dove c'eravamo lasciati? Già perchè a fine campionato l'avevamo salutato come ex speaker dello Stadio Olimpico e invece è tornato al suo posto a furor di popolo, è proprio il caso di dirlo. Della serie l'anno sabbatico può aspettare.

"L'anno scorso a febbraio presi la decisione di lasciare. Avevo bisogno di staccare un po' per la famiglia, il lavoro. La società s'era attivata per un sostituto che aveva trovato e che ho seguito io per i primi tempi. Alberto ha fatto la prima partita di Coppa. Poi i tifosi hanno cominciato a chiamarmi, a raccogliere addirittura delle firme per farmi tornare. Il comune di Mondovì e il Toro Club locale mi hanno chiamato per la presentazione della squadra e poi Cairo mi ha chiesto di fare lo speaker del Torneo Mamma Cairo. Lì mi chiesto di tornare e ha praticamente dato l'annuncio che non avrei lasciato e a quel punto non ho potuto dire di no".

Venneri piace perchè è diretto e soprattutto sanguigno, come quando il Genoa ha segnato contro la Juventus all'ultimo momento: "Ormai il Torino era al recupero con il Parma e stava vincendo, quando sul monitor è apparso il risultato di Genova, ho chiesto conferma che fosse vero e quel punto non ho potuto fare a meno di dare la notizia, con il display che ha mandato la scritta 'gol' e l'Olimpico che è esploso". Che dire, anche queste sono soddisfazioni.

Cos'ha provato Venneri a scandire il nome di Bianchi domenica? "Senza dubbio è stato emozionante perchè ho ricordato tutte le volte che urlavo per un suo gol. Francamente volevo soffermarmi anche un po' di più, fare qualcosa di diverso, ma al suo nome sono partiti gli applausi, anche se devo dire che s'è sentito anche qualche fischio. Insomma non c'è stata l'unanimità di consensi su di lui".

Venneri spera che che venga accolto sempre meglio Amauri: "E' una brava persona, un buon giocatore, ci crede in questa avventura e non smetteva più di rignraziarmi quando ho urlato cinque volte il suo nome al gol in Coppa".

Venneri crede nel calcio giovanile granata: "Seguo come speaker anche loro. Il mio sogno è di vedere alcuni ex Primavera, oggi a farsi le ossa in giro, tornare e anche Longo in futuro sulla panchina granata".

Il Torino ha perso Immobile e Cerci, ma ha in Darmian, Moretti e Bruno Peres dei giocatori di grande qualità: "Darmian è un grande giocatore e spero che resti con noi perchè ha sposato in pieno la causa granata. Ha molte richieste, ma si guardi attorno, Immobile e Cerci hanno grandi difficoltà ora che se ne sono andati. Moretti è un altro grande, cresciuto molto da noi, mentre Peres con le sue galoppate sta conquistando i tifosi".

Un grande merito dell'arrivo di questi giocatori è di Petrachi: "Senza dubbio. E' stato spesso messo in croce in B, ma sta dimostrando di essere veramente bravo e sono certo che porterà qualche altro giocatore dal Sudamerica a gennaio".

Stefano Venneri ora non pensa più all'anno sabbatico, tutto merito della gente granata. Non farà più trasmissioni tv al momento, ma allo stadio sarà sempre lui ad accompagnare le partite casalinghe del Toro. 

Se vuoi ascoltare l'intera intervista collegati mercoledì 5 novembre alle 20 e venerdì alle 15,30 su www.radio beckwith.it


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