Agroppi: "Juve, forte e arrogante come sempre. Conte si ritiene indispensabile"
Intervistato da Il Corriere Fiorentino, Aldo Agroppi ha espresso senza mezzi termini la propria opinione sulla Juventus del passato e del presente: "Cosa rappresenta la Juve oggi? Ciò che è sempre stata: un misto di arroganza, potere, di forza da tirare fuori sempre al momento giusto. Per decenni si sono crogiolati con la storia di non essere mai retrocessi ed invece era una balla colossale, perché nel 1913 arrivarono ultimi nel loro girone, con appena una vittoria, un pareggio e ben otto sconfitte. Solo che guarda caso con un'abile opera diplomatica fecero in modo di abolire proprio in quell'anno le retrocessioni; e pensare che ancora non erano arrivati gli Agnelli...Conte? È convinto di essere diventato indispensabile per le vittorie della Juve, quando invece l'allenatore conta molto meno dei giocatori. Urla tanto e lo faceva anche quando lo esoneravano, come successe a Bergamo, ma io gli vorrei ricordare che gli scudetti li hanno vinti anche dei tecnici silenziosi, come Liedholm o Eriksson".