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Asta: "Col Milan per me miglior partita in carriera. Il Toro ha grande qualità, può puntare in alto"

di Claudio Colla

Iniziata la sua seconda stagione alla guida del Monza in Seconda Divisione, il 42enne Antonino Asta, bandiera del Toro da giocatore a cavallo tra gli anni '90 e 2000, poi allenatore nel settore giovanile tra 2005 e 2012, ha così commentato ai microfoni de La Stampa la sfida di sabato sera contro il Milan, da protagonista dell'ultimo successo granata (4 novembre 2001, 1-0 con rete di Cristiano Lucarelli): "Quella squadra è stata la migliore degli ultimi vent'anni, ma è triste pensare che il Toro non sia più riuscito a vincere da allora. Negli anni a seguire è successo di tutto, ma ora il vento sta cambiando.

I ricordi di quella gara sono indelebili. La miglior partita della mia carriera, insieme al famoso 3-3 nel derby, con Inzaghi che sbagliò il rigore, imitando Salas. Ero di fronte a Serginho, uno dei miei migliori esterni del mondo all'epoca, e più i compagni me lo ricordavano, più io mi caricavo. Se la squadra riuscirà a battere una big, e ha i mezzi tecnici per farcela, riuscirà a imporsi una svolta dal punto di vista mentale.

Cerci e Immobile potranno fare male alla difesa del Milan, punto debole, se ce n'è uno, dei rossoneri. Di occasioni ne avranno, dovranno aggiustare la mira rispetto a Bergamo. Il Toro può essere una delle sorprese del campionato, sono arrivati tanti giocatori di qualità. Cerci non va imbrigliato in un ruolo rigido, e Ventura lo sa, lo conosce meglio di tutti.

Il Toro di Cairo può puntare al salto tra le grandi, da un paio d'anni la mentalità è cambiata. La rosa messa a disposizione dell'allenatore è valida, ora servono i risultati, per acquisire consapevolezza nei propri mezzi. E provare a vincere anche il derby".


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