Bianchi sulla sfida contro il Cagliari: "Sarà determinante per entrambe. Il Toro deve cercare continuità"
Rolando Bianchi è il doppio ex di Torino-Cagliari e al sito centotrentuno.com ha parlato della sfida di sabato.
“È sicuramente una partita determinante per entrambe le squadre, perché il Cagliari ha la possibilità di staccarsi un po’ dalla zona bassa della classifica, mentre il Torino deve cercare di fare quel passo in più per dare continuità ai risultati. Altrimenti rischia di entrare nel solito loop di due partite discrete seguite da una negativa. Serve invece dare continuità a quello che è un percorso di crescita che la squadra sta cercando di portare avanti".
"Per quanto riguarda le sensazioni, sono ovviamente molto positive. Ho vissuto queste due realtà in momenti diversi della mia carriera. A Cagliari ero un ragazzo giovane, di belle speranze, e ho avuto la possibilità di giocare con grandi giocatori che mi hanno aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista. A Torino, invece, ero già un giocatore maturo: sono diventato capitano dei granata e quindi ho un’esperienza profonda dal punto di vista emotivo e soprattutto per quanto riguarda il legame con l’ambiente. Ho avuto due legami bellissimi: Cagliari è stata una terra fantastica, dove ho vissuto splendidamente la mia giovinezza; Torino è stata una città altrettanto fantastica, che ho vissuto in maniera molto positiva dal punto di vista della carriera”.
I possibili giocatori decisivi del match da parte granata, Bianchi non ha dubbi: "Per quanto riguarda il Torino, dico che Zapata, anche quando non segna, è fondamentale perché è un attaccante con caratteristiche uniche all’interno della rosa granata. Poi ci sono Adams e Simeone, che sono giocatori di ottimo spessore, con qualità diverse. Secondo me sono compatibili con Zapata e possono esprimere al meglio le loro caratteristiche negli spazi che lui riesce a creare".
Sul suo futuro Bianchi ha spiegato il suo percorso nel mondo del calcio: "Ho completato tutti i corsi per diventare allenatore: UEFA B, UEFA A e UEFA Pro. Oltre a questo, sono direttore sportivo, match analyst e ho maturato esperienze importanti all’Atalanta, sia come allenatore degli attaccanti, sia come secondo nell’Under 18 e come collaboratore nell’Under 23. Successivamente sono diventato vice di Paolo Cannavaro a Vercelli. Oggi, oltre a tutto questo, faccio anche il commentatore televisivo per Radio TV Serie A della Lega. Ho voluto completare la mia formazione anche sul piano societario: la mia prima esperienza è stata come direttore generale dell’Aldin Società a Milano, occupandomi della gestione completa di una società di calcio. Ritengo infatti che un giocatore, anche con tanti anni di carriera in Italia e all’estero ad alto livello, debba continuare a formarsi. La mia idea di allenatore è molto manageriale: ho voluto costruire un percorso completo per avere solide basi e sviluppare la mia filosofia. Mi piace molto lavorare con i ragazzi, farli crescere, con un’attenzione particolare alla specificità dei ruoli".
Come dire sarebbe un buon manager per tutti i club, magari anche al Toro, dovev sicuramente Rolly ha lasciato ottimi ricordi.