.

Bruno a La Stampa: “Alla Juve ho vinto, ma non ero a mio agio: il Toro è della gente, è storia, amore e passione. Spero che Cairo venda perché toglie passione alla gente”

di Elena Rossin
Fonte: La Stampa
Pasquale Bruno

L’ex difensore Pasquale Bruno si è raccontato in un’intervista a La Stampa e non è pentito dell’immagine, il suo soprannome era “O’animale”, che ha tramandato: “E’ la mia natura. E noi cattivi siamo preziosi. Gli attaccanti ai miei tempi erano santi, prendevano un sacco di botte. E fortissimi: oggi non sanno stoppare”.

Bruno ha vestito le maglie di Juventus e Torino, ma è con il granata che si è sentito a suo agio: “La Juve era il mio sogno, ho vinto, diviso lo spogliatoio con grandi campioni, uno su tutti Scirea, e conosciuto persone importanti come l’Avvocato Agnelli. Però non mi sentivo a mio agio. Il mio ambiente, lo percepivo già quand’ero dall’altra parte , era il Toro. La Juve era forte e ricca, ma il Toro rappresentava il popolo: era storia, amore, emozione e sofferenza. Ma ci pensate ai tre pali nella finale Uefa con l’Ajax? Poteva succedere solo a una squadra bella e dannata”.

Il Toro è rimasto dentro a Pasquale Bruno: “Molto dentro, in profondità. Sono tifoso. Ma scoglionato, annoiato, depresso: veniamo da vent’anni di nulla, spero che Cairo venda perché toglie passione alla gente”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ