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Bruno: "Cairo? Se potesse venderebbe anche le porte. Però ad averne di Cairo, perchè la società è sana"

di Marina Beccuti

Come si sa Pasquale Bruno non le manda a dire, quello che ha nel cercello lo esterna, senza giri di parole. Così ha fatto riguardo alla sua ex squadra, il Torino, durante la sua intervista a RMC Sport, nel corso della trasmissione "Maracanà". 

"Le ultime partite le abbiamo vinte tutte, sarà difficile andare in EL ma la speranza è di rivedere un Toro vero, competitivo, in Europa. Manca l’anima granata al momento, quella che lotta e soffre. Faccio i complimenti a Cairo, ma se avesse orgoglio e passione, saremmo più felici".

Riguardo a quello che potrebbe rimproverare al presidente, Bruno non ha dubbi: "Non puoi ogni anno stravolgere la squadra, servono dei punti fissi su cui costruire. Il Toro non è come uno dei suoi giornali, perché il Toro è storia, sofferenza, amore. Mi auguro di rivedere il Toro vero. Ha investito? Sì, ma male, penso a Niang".

Riguardo a Belotti e al suo futuro ha aggiunto: "E’ un ottimo giocatore, quando si finirà di parlare di plusvalenze in conferenze stampa tornerà a giocare bene, perché certe voci pesano ad un giocatore. E’ un buon attaccante ma va lasciato tranquillo. E’ il capitano giusto, ma anche Moretti, sono ragazzi perbene".

Se Belotti può essere ceduto nel mercato estivo, Bruno conclude con una battuta: "Ad averne di Cairo, perché la società è sana, ma se potesse venderebbe anche le porte".


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