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Bruno non le manda a dire: "Mi sento preso in giro"

di Marina Beccuti

Pasquale Bruno ha parlato al Tuttosport del Torino e non è stato tenero con nessuno e, com'è nella sua indole, non le manda a dire.

"Non capisco davvero gli atteggiamenti della società, di Cairo e di Ventura. Io davvero non riesco ad identificarmi in questo Toro. E qui non si tratta nemmeno dei risultati, si può vincere ed anche perdere, ma è il come che lascia perplessi, e determinati atteggiamenti che fanno arrabbiare più di certe sconfitte. Io nel Toro ci ho giocato, ho dato l’anima, so come funziona, conosco la piazza e ora che sono tifoso , mi sento preso in giro e sono indignato".

O' Animale va secco anche con quanto successo domenica in tv (piaciuto davvero a pochi, ndr): "Non parliamo del teatrino post partita del Presidente e tecnico. Squadra in caduta libera, una vittoria in casa su 7 partite e loro ridacchiano? Non hanno capito nulla nemmeno loro. La squadra perde il Derby di Coppa per 4-0 ed i giocatori ridacchiano e scherzano con gli avversari che li hanno appena umiliati? No, non ci sto. Il Toro è orgoglio appartenenza e sacrificio".

"Cairo è un uomo d’affari e antepone tutto prima dei tifosi. Ma non solo Cairo, la società è inesistente. Petrachi Yesman che sparisce quando le cose vanno male. Persone senza spina dorsale", sicuramente durissime le parole di Pasquale Bruno, che poi si ammorbidisce un po': "Spero che le prossime gare smentiscano quello che ho detto. E soprattutto che si recuperi un legame con la gente. Ma purtroppo la vedo dura. E quel 4-0 nel Derby purtroppo ha smascherato tutto”. 


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