Calaiò e la scelta più difficile, lasciare il calcio: "Mio padre e mio figlio sognavano i miei 200 gol in carriera..."
Fonte: Gianlucadimarzio.com
Emanuele Calaiò ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Scelta difficile per il ragazzo cresciuto al Filadelfia, nel settore giovanile granata. Uno che già all'epoca i gol li sapeva fare e piaceva assai ai giovani, che quando giocava in prima squadra era un idolo.
A 37 anni però ha colto al balzo l'offerta della Salernitana di diventare dirigente del settore giovanile.
Calaiò, per l'occasione, ha indetto una conferenza stampa, dove ha spiegato la sua decisione: "Ringrazio tutti, in particolare la mia famiglia che in tutti questi anni mi hanno seguito e supportato nella mia carriera. Certo, non l'hanno presa bene mio figlio e mio padre che speravano nel raggiungimento del traguardo di 200 reti. Mancava poco, ma l'offerta era di quelle che non si rifiutano", ha detto il bomber siciliano.
"A gennaio farò 38 anni. Si deve guardare oltre, avevo due anni di contratto. Potevo continuare ancora fino a 40 anni, ma nella vita giunge il momento di fare scelte".