Calderoni e Colombo: tornare all'Olimpico fa male
Fonte: toronews.net
Ritorno con il veleno. Quella di venerdì non è stata una grande giornata per i due ex granata che sono scesi in campo (Colombo e Calderoni). Per il portiere diversi fischi da parte di Maratona e Primavera e, forse - ma è davvero difficile da capire se è stato così - un piccolissimo gesto di reazione nel primo tempo.
Per il terzino, invece, dapprima solo molta indifferenza, che mano a mano è cresciuta in astio, quindi in aperta contestazione durante gli sviluppi della partita. Certo, l’espulsione comminata a Pestrin per quella testata nei suoi confronti proprio non deve essere stata ininfluente. La cosa che ci resta da capire è cosa possa aver scatenato questa stupidissima reazione (che potrebbe costare anche diverse giornate) nel centrocampista del Toro.
Poi sicuramente qualche fallo un po’ troppo irruente nei confronti di alcuni avversari (soprattutto Garofalo) e mai nessuna ammonizione. Per contro, bisogna ammetterlo, anche lui contrasti duri ne ha ricevuti - forse qualcuno è stato anche da intendersi come piccola ripicca personale, che va ben al di là dello spirito sportivo. Emblematico, poi, un episodio: verso la fine del secondo tempo, Colombo si accascia a terra e Barusso decide di buttare fuori il pallone. Addirittura Sereni e Gasbarroni (ex compagni del terzino) vanno dal giocatore lombardo a chiedere spiegazioni, segno proprio di un’esasperazione, ormai, estrema.
Insomma, non è stato bello per nessuno. Ma forse, in questo caso, il nervosismo e la voglia di far capire che ci si era sbagliati nei confronti di questo giocatore hanno fatto la differenza: Colombo infatti non ha disputato una buona gara, e difficilmente l’anno prossimo lo rivedremo a Torino (se c’era un barlume di speranza, dato che la società detiene ancora il suo cartellino, questi è svanito proprio ieri). E tra qualche giorno ci saranno altri due ex (Di Michele e Loviso), che a Torino hanno lasciato un ricordo non proprio positivo. Speriamo, però, che almeno questa volta siano in grado di farlo. Sarebbe una vittoria per tutti.