Ciao Emiliano, tre anni senza il Mondo
Quanto manca Emiliano Mondonico al calcio? Moltissimo. Non solo per la sua bravura tecnica nell'indovinare tattiche diverse e scoprire nuovi talenti, ma per come considerava lui il calcio. Un gioco cosiddetto fatto di pane e salame, come dire che il calcio è uno sport semplice per gente innamorata. Innamorata come lui del pallone, dell'oratorio, della campagna, della musica e di compiere magari qualcosa di ribelle per sentirsi vivo. Questo è l'Emiliano che ci manca, e mancherà sempre, un personaggio particolare, un uomo buono, che si occupava dei più deboli senza fare troppa pubblicità
Purtroppo tre anni fa, il 29 marzo 2018, la malattia ebbe il sopravvento sulla sua fibra forte e lo portava via quasi improvvisamente, perchè in fondo si era ripreso dopo le prime operazioni.
Ma uno come Mondonico sarà per sempre vivo, fino a che qualcuno lo ricorderà e con lui ci sarà sempre quel calcio semplice e sublime che accompagna chi magari ha vissuto il Filadelfia e lo vede ancora aggirarsi tra le sue mura a scoprire talenti e a palleggiare divertito.
Grazie Mondo, per la tua sedia alzata pieno di rabbia e delusione, per la tua semplicità e per il tuo amore forte verso i campi di periferia, che ricordano un po' i pellerossa lasciati nelle riserve, ma i veri abitanti d'America.