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E alla fine sbottò anche Ezio Rossi contro i favori alla Juve

di Marina Beccuti

La gente non ne può più e se a lasciarsi andare a commenti abbastanza forti è una persona calma e pacata come Ezio Rossi, allora vuol dire che il vaso è colmo. Rossi è stato giocatore e allenatore del Torino, ragazzo intelligente, colto ed educato, su Facebook, nell'immediato dopo gara ha scritto: "Sono una persona penso equilibrata, odio le ingiustizie, ma adesso basta! Il quarto uomo che espelle un giocatore, sudditanza mafiosa… e non ne avrebbero bisogno!".

Il giorno dopo Rossi ha un po' corretto il tiro, ma il concetto rimane lo stesso.

"Vorrei precisare il mio pensiero, la Juve è una grande società, ha una grande squadra, merita di vincere i campionati, a livello tecnico, ma nel calcio si è creato un sistema mafioso, di sudditanza al potere, arbitri-media, che ne favoriscono il dominio. E le grandi squadre a seconda dei periodi ne guadagnano, senza averne bisogno. Juve, Milan, Inter a rotazione negli ultimi a quarant’anni ne hanno giovato, un gradino sotto Roma, Napoli e Lazio, le altre devono subire e basta. Questo è lo specchio dell’Italia, dove se entri in certi giri sei qualcuno e lavori con profitto, che tu sia onesto oppure no".

Che dire, applausi a scena aperta, per intenderci, questa è l'Italia, purtroppo.


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