Ferrante: "Belotti? Preferisco Lopez". E sul suo futuro sogna un ruolo nel Toro
Marco Ferrante continua ad avere un sogno granata nel cassetto, chissà se riuscirà nell'impresa.
Intervistato da TMW inizialmente ha parlato del match di questa sera al Grande Torino.
"Inutile negarlo, sono un grande estimatore del Torino. Ma sono cresciuto con il Napoli. Non per andare contro il Toro, non lo farei mai, gli azzurri hanno più motivazioni perché non possono permettersi il lusso di pareggiare, se vince la Roma il pari sarebbe un problema. Non è una partita scontata, dubito che i tifosi granata vogliano veder perdere la squadra in casa. Poi può anche darsi che sia l'ultima in casa di Ventura, nessuno vuole perdere. Sarà una bella partita, il Toro non regalerà nulla ma le motivazioni faranno la differenza e il Napoli ne ha di più".
Da attaccante ad attaccante, ovvero da un grande bomber come Ferrante, 114 gol in maglia granata, a uno in erba con buone premesse come Belotti: "Ha avuto delle difficoltà all'inizio, giocare con Ventura da attaccante non è facile. A Palermo non aveva un ruolo fisso, le difficoltà erano normali. Ma l'esame è superato a pieni voti, perché ha fatto dodici gol. Mi auguro resti a lungo al Torino, anche se non mi fa impazzire. Per qualità tecniche sono più filo Maxi Lopez. Belotti però, può essere un bel cavallo di razza".
Così Ferrante spiega la sua passione per il centravanti argentino: "Quando noi eravamo uno-due chili sovrappeso c'erano delle multe salate. Secondo me con Maxi Lopez ci sono altri problemi, perché è impossibile che uno con le sue qualità giochi poco. Deve essere un punto fermo del Torino. Non si può affidare l'attacco ad Immobile e Belotti".
Belotti troppo giovane per sopportare tutto il peso dell'attacco: "Dovrà ripetersi. Il Toro ha bisogno di un giocatore importante e d'esperienza, non può più nascondersi e deve puntare all'Europa. Anche perché ai tifosi hai dato lo zuccherino, bisogna continuare a darglielo. Poi se le altre fanno meglio, chapeau".
Infine Ferrante spiega il suo presente e... futuro: "Ho una scuola calcio a Torino, una sfida nuova che mi ha dato bei risultati. Più avanti vedremo, sono direttore sportivo e se dovesse capitare qualcosa di interessante ben venga. Il Torino? È il sogno nel cassetto, chiaro. Ognuno ha ciò che si merita, vedremo...".
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