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Fiorentina: Castillo e Natali, chi li ha visti?

di Marina Beccuti
Fonte: La Nazione

NON CHIAMATELE seconde linee. Fosse soltanto perché ancora, in campo, non si sono visti. E’ una sorta di Fiorentina “bis” quella che in questi giorni continua ad allenarsi in assenza dei tanti convocati in Nazionale. Il riferimento è a quei giocatori arrivati alla corte del tecnico di Orzinuovi ma che, ancora, non hanno potuto rispondere sul campo alle critiche piovute nel momento del loro arrivo. Su tutti, dunque, almeno due nomi. Quello dell’attaccante Castillo e del difensore Natali. Due operazioni di mercato molto discusse nel turbolento agosto corviniano, il cui giudizio deve però restare necessariamente sospeso.


SIA PER L’EX Lecce che per il centrale arrivato dal Torino, del resto, non c’è mai stato spazio nell’undici titolare, se non in rarissime circostanze amichevoli. Contro il Reggello Castillo, contro l’Aston Villa, a Birmingham, Natali. E, volendo restringere la valutazione a quelle uniche prestazioni, senza grandi encomi. Per entrambi, tuttavia, vale ancora la garanzia arrivata direttamente dagli uomini più importanti. Su Castillo, ad esempio, ha voluto scommettere Corvino, rifacendosi al non irrilevante particolare che ha visto l’argentino andare a segno praticamente in tutte le categorie. Dai tempi del Pisa, alle reti in Serie A con il Lecce, Castillo ha sempre trovato la via del gol. E in un ruolo di “neo-Riganò” ha accettato di buon grado l’avventura fiorentina conscio dei pochi spazi che avrebbe potuto avere alle spalle di un mostro sacro come Gilardino. A complicare il suo inserimento, almeno nel gruppo di coloro che il campo l’hanno visto, è arrivata poi una condizione fisica non propriamente fortunata. Prima un problema al menisco che ha comportato anche l’intervento chirurgico, poi una distorsione alla caviglia proprio nell’amichevole contro il Reggello che lo vedeva finalmente impiegato dal primo minuto. Ad oggi Castillo ha recuperato, e ha cominciato a fare anche le sue prime apparizioni in panchina, ma la scelta di preferire la coppia Mutu-Jovetic in occasione delle assenze di Gilardino, testimonia la volontà di Prandelli di attendere prima di gettare “Nacho” nella mischia.


DISCORSO diverso per Natali. Sul quale le rassicurazioni sono arrivate dal mister. L’esplosione per certi versi inaspettata di Dainelli, autore di un avvio di stagione su altissimi livelli, ha prima di tutto limitato le chance di giocare del centrale. L’affidabilità assicurata da uno come Kroldrup, che ben conosce le dinamiche difensive del reparto gigliato, ha fatto il resto. Chiudendo le porte del campo a quello che è di fatto il quarto centrale a disposizione. Con una coppia del calibro di Gamberini e Dainelli, coperta all’evenienza dal danese, per Natali gli spazi sono stati nulli.


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