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Gomis: "Orgoglioso di giocare nel Senegal anche se mi sento italiano"

di Marina Beccuti

Il giovane portiere della Spal Alfred Gomis, sarà ai mondiali con il suo Senegal.

L'ex granata ha parlato al Corriere della Sera della sua prossima esperienza al Mondiale in Russia.

"Io l'unico italiano che andrà al Mondiale? Non ci avevo pensato, ma è così. Porterò in valigia anche il tricolore, con orgoglio: mi sento italiano, per educazione e formazione, non solo sportiva. E sarò sempre grato all’Italia: sono arrivato quando avevo 3 anni, sono cresciuto prima a Cuneo e poi a Torino, l’ho girata per giocare. E quest’anno, anche se un po’ in ritardo, ho giocato la mia prima stagione in serie A, centrando una storica salvezza: meglio di qualsiasi sogno".

Sulla scelta del Senegal, dopo aver fatto un provino con l'Under 20 di Di Biagio, Gomis ha spiegato: "Ci sono le mie radici, che non ho dimenticato. La scorsa estate ho fatto un viaggio in Senegal, dove mancavo da 15 anni: è stata la goccia definitiva, perché ho rivisto i luoghi della mia infanzia. E altri molto speciali".

Sulle sue ambizioni al Mondiale ha spiegato. "Vogliamo divertirci, anche perché solo divertendoci possiamo giocare come sappiamo, con il cuore. E battere avversari che sulla carta sono più forti di noi. Dobbiamo tenere la testa sgombra".

Una nazionale che però conta dei campioni, senza dubbio: "Koulibaly è tra i migliori al mondo nel suo ruolo, lo ha detto anche Maradona. È una sicurezza, anche in impostazione. Ma ci sono tanti giocatori con grande esperienza europea come Mané del Liverpool, oltre a Keità e Niang che in Italia sono conosciuti. Siamo competitivi".

Gomis è anche favorevole a consegnare la fascia da capitano a Mario Balotelli: "Per me il capitano è quello la cui parola pesa. Detto questo sono favorevole a dare la fascia a Mario. Che così sarà consapevole di rappresentare non più soltanto se stesso o un club, ma l’Italia intera".


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