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Granata nella storia: che fine ha fatto Francesco Romano?

di Marcello Ferron
Fonte: Wikipedia.org

A volte ci sono giocatori che, pur non rimanendo troppo a lungo in una squadra, riescono comunque a dare un contributo tale per essa, da essere poi ricordati con piacere anche negli anni a venire. E' il caso ad esempio di Francesco Romano, che è rimasto al Toro per soltanto due stagioni, a cavallo tra gli anni '80 e gli '90, nelle stagioni 89-90 e 90-91 per esattezza, ma ha comunque lasciato un segno importante alla causa granata in quegli anni.

In realtà, come dichiarato dallo stesso Romano, il matrimonio sembrava destinato ad avvenire prima nella sua carriera, nell'estate del 1986; alla fine invece fu il Napoli a superare la concorrenza e ad assicurarselo. Non si può certo dire che andò male al centrocampista classe 1960, visto che si trovò in squadra con Diego Armando Maradona, che lo ribattezzò "Tota". Una squadra fortissima quel Napoli, che infatti, nella stagione 1986-87 conquista il primo storico scudetto ed anche la Coppa Italia. L'esperienza partenopea di Romano dura altre due stagioni, nelle quali sfiora un altro scudetto, perso in volata contro il Milan di Sacchi, nel 1988, e conquista la Coppa UEFA nel 1989, ad oggi l'unico alloro internazionale dei partenopei. Nell'estate 1989, come detto, arriva il passaggio in granata. E' un anno difficile quello per il Toro come sappiamo, reduce dalla prima retrocessione in 30 anni. La squadra, guidata da Eugenio Fascetti, è però ansiosa di riscattarsi, ed infatti nella stagione 1989-90 conquista il campionato cadetto, tornando prontamente in Serie A. Romano gioca 31 partite, realizzando 4 reti.Il primo gol in granata lo realizza però in Coppa Italia, contro il Messina,il 23 agosto 1989. In campionato va poi a segno contro Padova, Catanzaro, Como e Triestina. Anche la stagione successiva, quella del ritorno in Serie A, è decisamente positiva; il Toro, guidato da Emiliano Mondonico, chiude con un ottimo quinto posto in campionato, e Romano è ancora uno dei titolari della squadra, totalizzando 29 presenze e 2 reti, contro Roma e Cagliari. Ciliegina sulla torta, nella stagione del rilancio per i granata, è la conquista della Mitropa Cup. Al termine della stagione, però, come detto, le strade di Romano e del Toro si separano.

Francesco passa al Venezia, dove gioca 2 stagioni, quindi alla Triestina ed infine al Palazzolo, dove appende le scarpe al chiodo al termine della stagione 1994-95. Al termine della carriera da calciatore, è rimasto nel mondo del calcio, intraprendendo l'esperienza da procuratore sportivo. Come calciatore in molti lo ricorderanno maggiormente forse per i suoi successi con il Napoli, ma la sua presenza è stata importante e significativa anche con la maglia del Toro, dove ha aiutato i granata a rilanciarsi dopo il duro colpo della retrocessione nel 1989.