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Granata nella storia: che fine ha fatto Toni Polster?

di Staff TG
Fonte: Wikipedia, goal.com

Antonio, soprannominato Toni, ha giocato nel ruolo di attaccante per ben 27 anni, partendo dalle giovanili dell'Austria Vienna, squadra austriaca di grande importanza nella sua carriera.

Superate le giovanili dopo ben 9 anni, nel 1982 viene mandato in prestito in una squadra che milita nella seconda divisone austriaca. Torna poco tempo dopo nell'Austria Vienna e fa il suo esordio in prima divisione a soli 18 anni.

Le reti? Quell'anno ne segnò 11 ma ogni stagione il numero di gol cresce sempre di più, fino all'ultima stagione stagione disputata per gli austriaci (1986-1987) nella quale mise la palla in rete 39 volte. Sono i numeri a dimostrare che l'Austria Vienna è stata la squadra nella quale ha segnato di più e ha giocato anche molto: in 5 stagioni 147 presenze e 119 gol. Per questa sua indole a concludere, viene eletto capocannoniere del campionato per 3 anni consecutivi. Oltre a questo si posiziona anche terzo e poi primo nella classifica della Scarpa d'Oro. A questi successi e premi personali, si aggiungono i trofei della squadra, che grazie anche alle sue reti, vinse il campionato per 3 stagioni consecutive (dal 1983 al 1986) e la coppa nazionale austriaca (ÖFB-Cup).

Un giocatore molto forte fisicamente e con delle grandi capacità che è riuscito a stupire tutti, anche il Torino di Gigi Radice che lo vuole nella squadra e proprio nella stagione '87-'88 gioca per i granata mettendo a segno solamente 9 reti.

Passa 3 anni a Siviglia, dove riesce a realizzare 39 gol nella stagione '89-'90 non riuscendo però a vincere il titolo di miglior marcatore del campionato spagnolo della prima divisione.

Si trasferisce in Germania, gioca al Colonia per 5 stagioni e segna 79 gol (quasi capocannoniere, titolo vinto per una sola rete in più da Kirsten). Sempre in terra tedesca, gioca anche per il Borussia Mönchengladbach per 2 anni e viene soprannominato “Twin Pack Toni” e “Double” per le sue frequenti doppiette.

Nel 2000, all'età di 35 anni, pone fine alla sua carriera calcistica a Salisburgo. Polster fu un grande giocatore anche in nazionale, dove viene riconosciuto come miglior giocatore e marcatore. Giocò come capitano anche i mondiali Italia '80 e Francia '98, entrambi persi dall'Austria.

Nel complesso, le presenze e le reti della sua carriera ammontano a 559 partite e 315 gol.

Non lascia però il mondo del calcio perché dal 2001 al 2004 diventa direttore marketing del Borussia e poi manager dell'Austria Vienna.

Si allontana per qualche periodo per avvicinarsi al mondo della musica. Sì, proprio così, diventa un cantante del gruppo pop austriaco “Achtung Liebe”, incidendo anche degli album che vinsero il disco d'oro e di platino.

Ritorna però nel mondo del calcio e allena qualche squadra austriaca, tra cui il Wiener Viktoria ( dal 2011 al 2013) dove vinse alcuni titoli.

Dopo un anno in un'altra squadra, nel 2014 riprende in mano le redini del Wiener Viktoria, dove tutt'ora si trova.


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