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Gubbio, Simoni: "Il mio cuore rimarrà granata, ma sabato vogliamo stupire"

di Riccardo Billia

Gigi Simoni è tornato da ieri dietro la scrivania di direttore tecnico. Ora a tentare l'impresa salvezza tocca a Marco Alessandrini. Ma l'ex tecnico di Inter, Napoli e Torino, spera nella cavalcata dei granata per il ritorno in A, a partire però dalla prossima partita, come ha affermato in un'intervista a Tuttosport: "Già a dieci anni tifavo Toro e poi ci ho pure giocato, la più bella esperienza da giocatore. Quella da allenatore un pò meno. Ma niente è cambiato nel mio cuore, anche se sabato, ci mancherebbe altro, il tifo si mette da parte e il Gubbio verrà prima di tutto. A Torino dobbiamo vendere cara la pelle, loro sono favoriti, ma il calcio nasconde sempre sorprese, come all’andata e noi vogliamo ancora stupire. Poi per le restanti dieci partite dò l’autorizzazione al Toro di tornare a vincere, anzi dovrà farlo per forza perchè dev’essere promosso in Serie A". Il mister di Crevalcore fa un'analisi sull'ambiente granata: "In quella piazza le pressioni sono tante, ma chi indossa quella maglia dev’essere bravo a superarle e saperle affrontare. Spero solo che se i granata riusciranno ad andare in Serie A ci sarà un progetto chiaro e sicuro perchè ci resti per tanti anni e si consolidi in quel campionato e non per vivacchiare e poi retrocedere subito come è capitato negli scorsi anni. Spero che Cairo prenda spunto da una società come l’Udinese, il Torino non può vivere di prestiti o cose simili, deve avere la sua identità nel tempo".


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